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Inter, tempo di rinnovi. Tocca ad Handanovic e Lautaro: il capitano fino al 2022, il Toro raddoppia

In casa Inter Marotta e Ausilio vogliono blindare alcune colonne della squadra nerazzurra

Andrea Della Sala

Finito il mercato l'Inter con parecchi colpi da parte dell'Inter, ora il club nerazzurro si dedica ad alcuni importanti rinnovi per blindare le colonne della squadra. Dopo D'Ambrosio, col quale è già tutto definito per il prolungamento al 2022, toccherà ad Handanovic e Lautaro Martinez.

HANDANOVIC - "C’è la volontà del club, già manifestata al portiere. Ergo: non passerà molto tempo prima di arrivare alle firme, potrebbe accadere già in questo mese. Lo sloveno ha un ingaggio da 3,2 milioni fino al 2021, ha la totale fiducia - tecnica e umana – del club, anche per come ha gestito il caso della fascia ereditata da Icardi, situazione che rischiava di complicargli le cose. Il rendimento ha fatto il resto, il premio di miglior portiere della Serie A è lì a certificarlo. Non si farà difficoltà ad allungare fino al 2022, con lo stesso ingaggio attuale, nonostante la carta d’identità a quel punto farebbe rima con 38 anni. Di fatto è un rinnovo a vita. Handanovic è riuscito a risalire la corrente, dopo alcune critiche piovutegli addosso negli anni scorsi. È una certezza per la società, che pure ha già pianificato il futuro con Radu. Ma è un futuro anteriore, l’attualità parla in lingua slovena".

LAUTARO - "C’è un promessa dell’Inter di ritoccare l’ingaggio dell’argentino, che oggi guadagna 1,5 milioni di euro. È lo stipendio più basso della rosa insieme a quelli di Lazaro, Ranocchia e Gagliardini, eccezion fatta per i portieri Padelli e Berni e il giovane Bastoni. L’ultimo meeting di fine agosto, in pieno mercato, tra l’Inter e gli agenti dell’attaccante – tra cui Carlos Alberto Yaque – ha portato a passi in avanti sulla questione. L’idea del club è quella di portarlo, con ingaggio a salire e bonus vari, vicino alla quota di 3 milioni, allungando di un ulteriore anno l’accordo rispetto all’attuale scadenza del 2023.

Dovrebbe restare invariata la clausola rescissoria, fissata in 111 milioni di euro, firmata al momento del suo arrivo in nerazzurro. Questo nonostante l’a.d. Beppe Marotta non sia in assoluto uno sponsor degli accordi con clausole rescissorie. Tempistiche? Ci vorrà ancora qualche settimana per arrivare al sì, non siamo sulla stessa lunghezza d’onda di Handanovic. Ma è una questione che l’Inter che non vuole portare troppo per le lunghe: l’idea è chiudere il discorso entro la fine del girone d’andata, dunque entro il 2019", spiega La Gazzetta dello Sport.

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