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Getty Images
La paura più grande era quella di trasformarlo da risorsa in problema. Invece Samir Handanovic ha avuto un atteggiamento tutt'altro che passivo e negativo. Da quando Inzaghi ha messo fine al dualismo tra i pali con Onana in favore del portiere camerunense, l'estremo difensore sloveno sta interpretando al meglio il ruolo di capitano non giocatore
Tuttosport rivela alcuni retroscena delle ultime settimane, ovvero da quando Handanovic - assente contro la Salernitana per una lussazione al dito di una mano - è stato relegato in panchina:
"Finito in panchina dopo la sconfitta interna con la Roma, Handanovic ha osservato da fuori le partite che hanno segnato la svolta: le due col Barcellona in Champions e quelle con Sassuolo e Salernitana in campionato. E così avverrà pure a Firenze, anche perché Handanovic, come ha rivelato Inzaghi dopo il match vinto con i campani, ha riportato una lussazione a un dito di una mano che non gli permetterà di essere a completa disposizione.
Ma per spirito di sacrificio e - non solo quello - Handanovic risponderà presente anche per la partita del Franchi e dalla panchina inciterà i suoi compagni. In queste ultime gare, infatti, “Handa” non ha fatto mancare il suo apporto anche da bordo campo: indicazioni, urla, suggerimenti. Una sorta di vice allenatore".
A sottolineare questo suo atteggiamento molto positivo sono stati anche i compagni. Da Dzeko, che ne ha parlato dopo il match di Reggio Emilia contro il Sassuolo ("Samir è un giocatore e un uomo importante per la squadra e per lo spogliatoio: il suo discorso prima della partita è stato importante, quando parla lui tutti stiamo zitti e ascoltiamo"), a Onana dopo il 3-3 del Camp Nou ("Parlo molto con lui, Samir mi sta dando tante indicazioni sui terreni di gioco, sugli avversari e sullo sviluppo del gioco da adottare nelle differenti circostanze").
Attestati di stima importanti che confermano l'importanza all'interno dello spogliatoio di Samir Handanovic, ora capitano... non giocatore.
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