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Inter, i primi bilanci: con Spalletti gioco, identità e sogni. I tifosi nerazzurri ora…

Un primo bilancio della stagione dei nerazzurri

Marco Macca

In attesa di tornare in campo, l'Inter e Luciano Spalletti possono sedersi in poltrona e tifare l'Italia a San Siro con tutta la serenità di chi ha messo in archivio una prima parte di stagione a dir poco positiva. I nerazzurri sono andati oltre tutte le più rosee aspettative e sono lassù, a due punti dalla capolista Napoli, nei piani altissimi della classifica, dove pochissimi credevano che questa squadra potesse essere. Mirando al ritorno in Champions League, sognando qualcosa in più che sulla carta non è più irraggiungibile. Pensando a come era terminata la scorsa stagione, sembra quasi un'altra era. E invece sono passati pochissimi mesi. Il sito della Gazzetta dello Sport ha stilato un primo bilancio della stagione dell'Inter:

"Ritrovare un'identità smarrita, sia in termini di gioco che di personalità, per ricominciare a credere nei propri mezzi. In sostanza, consapevolezza e fiducia: l'Inter di questo avvio di stagione può essere riassunta così. Una formazione di carattere capace di portare a casa punti preziosi anche nei momenti più difficili, i nerazzurri sono gli unici insieme al Napoli a non aver ancora dovuto mandar giù l'amaro boccone della sconfitta (...) Il miglior acquisto della campagna estiva si chiama Luciano Spalletti. Il tecnico (...) è l'artefice principale di questa sterzata. L'Inter di quest'anno sembra una ragazza finalmente sbocciata, bella ed efficace, conscia di dover ancora completare il percorso di crescita. Ciò che più colpisce è l'idea di calcio che si intravede nelle trame dei nerazzurri: voglia di controllare il pallone, ricerca spasmodica della superiorità sfruttando le fasce e un undici che si fa fatica a sostituire".

IL MIGLIORE - "Il migliore della rosa è, ovviamente, Mauro Icardi. Una media voto di 6,62 e 11 gol fatti, gli stessi di Dybala e tre reti dietro il capocannoniere Immobile. Il capitano (...) sta continuando il percorso di maturazione che, a 24 anni, l'ha portato a pochi passi da un traguardo storico: sfondare il muro delle 100 reti in Serie A. Icardi però non è solo gol. Un esempio? Il secondo gol realizzato nel derby vinto contro il Milan: una palla recuperata con determinazione nella propria metà campo, il via al contropiede e quel tocco da puro predatore d'area".

IL PEGGIORE — "Con l'aiuto della media voto, a 5,6 troviamo Yuto Nagatomo, il peggiore in termini di voto della rosa nerazzurra. Nulla di drastico, diciamolo: il giapponese che punta il suo terzo Mondiale è una presenza fissa nella difesa di Spalletti, sulla sinistra, nel reparto diventato uno dei punti di forza della squadra. Con 9 gol al passivo, la retroguardia dell'Inter è peggiore solo di quella della capolista Napoli e ha una solidità che non si vedeva da tempo (e tanto ha fatto l'acquisto di Milan Skriniar)".

PROSPETTIVE - "È presto e la concorrenza è forte, ma ai tifosi è concesso sognare (avete presente i 72.000 presenti a San Siro domenica 3 alle 12:30 con il Torino?). È giusto però pensare a questa squadra come a un progetto in linea con la propria programmazione stagionale: il ritorno in Champions League, l'obiettivo realistico di una rosa di valore elevato ma che pecca in termini di ricambi. I titolari di Spalletti possono giocarsela con chiunque, ma i nerazzurri devono sperare che l'infermeria rimanga il più vuota possibile: la coperta è corta ma, in una stagione dove l'unico pensiero ulteriore rispetto al campionato è la Coppa Italia, è un deficit sopportabile".

(Fonte: gazzetta.it)

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