L'Inter di Luciano Spalletti nelle prime 6 giornate si è concessa molti meno passi falsi rispetto alla squadra che lo scorso anno, con in panchina De Boer, Pioli e Vecchi, aveva lasciato per strada troppi punti contro avversarie decisamente alla sua portata. Merito del cambio di mentalità imposto dall’ex allenatore della Roma che, pur non avendo ancora dato alla squadra un gioco spettacolare e scintillante, l’ha portata a rendere al massimo e a essere estremamente concreta. E siccome la classifica è diversa rispetto al passato, sognare il ritorno in Championsadesso non è più vietato.
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Inter, i successi con le medio-piccole fanno la differenza. Spalletti ha dato mentalità…
Cancellate le amnesie della scorsa stagione, ora la media-punti è salita a 2,5
Finora Icardi e compagni hanno pareggiato con il Bologna, un’avversaria che può essere considerata una medio- piccola, ma hanno battuto le altre tre formazioni appartenenti a questa "categoria" conquistando il successo contro Spal, Crotone e Genoa. Secondo il Corriere dello Sport, la media punti con le medio-piccole attualmente è di 2,5 a incontro, decisamente superiore a quella (2,05) della scorsa stagione quando i nerazzurri si erano concessi parecchie amnesie, soprattutto nella parte iniziale e in quella finale del campionato uscendo battuti dai match contro Chievo, Cagliari, Crotone, Genoa e Sassuolo e pareggiando contro Palermo e Bologna. Rispetto a 12 mesi fa i punti in più conquistati nelle prime 6 giornate sono stati 4 e, se De Boer aveva sbandato contro Chievo (0-2), Palermo (1-1) e Bologna (1-1), Spalletti ha fatto un mezzo regalo solo ai rossoblù di Donadoni, ma è stato perfetto contro le altre. Con i 16 punti ottenuti finora, inoltre, l’ Inter ha firmato una delle migliori partenze della sua storia e, se oggi batterà il Benevento, eguaglierà i 19 punti totalizzati dalla formazione di Cuper nel 2002-03.
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 1/10/17)
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