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In casa Inter l'argomento principale rimane il caso Icardi: una situazione ancora lontana da una soluzione finale, e che inevitabilmente caratterizza le giornate del club. La dirigenza interista crede ancora nella possibilità di sanare la frattura tra le parti, ma nel frattempo si fanno diverse valuazioni per il futuro: l'erede designato è già in casa, e risponde al nome di Lautaro Martinez, ma servirà affiancargli un nome di esperienza per non caricarlo di eccessive responsabilità. Tuttosport fa il punto della situazione.
L'EREDE DESIGNATO - "Icardi che, è bene precisarlo, partirà solo a prezzo di mercato e l'Inter - in tal senso - valuta l'argentino i 110 milioni della clausola: il club nerazzurro, qualora non dovessero arrivare offerte ritenute congrue, è anche pronto a blindare l'attaccante tenendolo ancorato alla casa madre in forza di un contratto firmato fino al 2021. Qualora - come tutto fa pensare - l'argentino dovesse invece salutare, non sarebbe comunque un dramma anche perché l'erede designato Suning ce l'ha già in casa ed è Lautaro Martinez. Che però ad agosto compirà 22 anni e deve ancora crescere molto, per questo il club non intende addossargli troppe responsabilità".
IPOTESI DZEKO - "Per questo motivo l'intenzione è quella di affiancarlo a un centravanti di esperienza (anche nelle Coppe) e di sicuro affidamento. E' l'identikit perfetto di Edin Dzeko, il cui contratto con la Roma andrà in scadenza nel 2021. Il club giallorosso non ha intenzione di rinnovare il contratto a un giocatore ultra-trentenne e, per questo, in estate il bosniaco sarà sul mercato. Dzeko, tra l'altro, farebbe comodo tanto a Luciano Spalletti (che l'ha avuto ai suoi ordini ai tempi di Roma) e di Antonio Conte che nel gennaio 2018 l'avrebbe voluto con sé al Chelsea prima del rifiuto del giocatore che, per motivi famigliari, è voluto restare nella Capitale e, in quest'ottica, non si fa fatica a pensare che Milano possa essere per lui una destinazione alquanto gradita".
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