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Nessuno parla di scudetto in casa Inter, ed è giusto che sia così. I nerazzurri sono ancora convalescenti, ma almeno il terzo posto ora non sembra più una chimera.
La ritrovata solidità difensiva e la striscia di risultati positivi (quattro vittorie nelle ultime cinque gare) fanno ben sperare per il finale di girone d'andata, e le prossime tre partite autorizzano speranze di rimonta in chiave Champions.
Il 2011 dell'Inter si chiuderà con la sfida del Manuzzi contro il Cesena e con il recupero della prima giornata, che prevede la partita casalinga contro il Lecce. Obbligatorio, per i ragazzi di Ranieri, cercare il doppio successo, dopo troppi passi falsi accusati da inizio stagione.
Al rientro dalle vacanze natalizie, poi, l'Inter affronterà a San Siro il Parma, e anche in questo caso ambire ai tre punti non sembra missione impossibile. Mentre l'Inter affronterà tre "piccole", le squadre che la precedono si toglieranno punti tra loro. Il 18 dicembre, infatti, si affronteranno Lazio e Udinese, mentre tre giorni dopo ci sarà la sfida al vertice tra friulani e Juventus. Se l'Inter dovesse fare bottino pieno contro Cesena e Lecce, la rimonta sarebbe certa, almeno su una delle tre squadre, se non due.
Questo sarebbe ovviamente il miglior viatico per avvicinarsi al grande appuntamento di inizio anno, il derby della 18esima giornata, in programma il 15 di gennaio. Il Milan, da qui alla sfida tutta meneghina, affronterà il Siena in casa e le trasferte di Cagliari e Bergamo, non esattamente due passeggiate (soprattutto la seconda). Il Napoli, invece, affronterà la Roma al San Paolo, e poi il Genoa (sempre al San Paolo) e il Palermo al Barbera: altro calendario non proprio agevole.
Per la Juve, oltre al match del Friuli, ci saranno le sfide non certo impossibili contro Novara e Lecce, mentre gli uomini di Guidolin (oltre a Juve e Lazio) affronteranno il Cesena al ritorno dalle vacanze. La Lazio, infine, giocherà il recupero in casa col Chievo e poi andrà a Siena, su un campo ostico.
Con 9 punti l'Inter potrebbe trovarsi ancor più a ridosso delle prime, e potrebbe invogliare il presidente Moratti a fare quel passo in più sul mercato per tornare a sperare in traguardi più ambiziosi. Ma tutto passa dal filotto di fine 2011 e inizio 2012. Un filotto difficile, ma non impossibile
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