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Non si poteva chiedere di più all'Inter di Stefano Pioli, chiamata a rialzarsi questo pomeriggio dopo la scoppola di domenica scorsa contro la Roma. Al Sant'Elia i nerazzurri si sono imposti con un risultato netto, come poche volte avvenuto nel corso di questa stagione, in barba a polemiche e mugugni derivati dalla sconfitta con i giallorossi. La chiave dell'incontro è stata senz'ombra di dubbio il ritorno ad un modulo che sembra assolutamente più congeniale alle caratteristiche dei calciatori in rosa, rispetto a quello adottato contro Juventus e Roma, che ha evidenziato in entrambe le occasioni la gracilità delle convinzioni accumulate fino a questo momento da una squadra alla continua ricerca di conferme per consolidare il buon lavoro svolto.
Con la vittoria di oggi Stefano Pioli (se ne faccia una ragione) ha avuto dal campo, giudice imparziale e puntuale, la sicurezza che l'Inter non è ancora pronta per presentarsi in campo con un atteggiamento ibrido, capace di cambiare in base alle caratteristiche degli avversari o alle situazioni di gioco. All'inizio di ogni percorso c'è bisogno di continuità, nei risultati come nella strategia, e al momento la Beneamata non conosce abito migliore del 4-2-3-1, con un D'Ambrosio che per rendimento non ha nulla da invidiare ai big nerazzurri e con la possibilità di poter alternare Ansaldi e Nagatomo, calibrando la difesa in relazione alle peculiarità delle squadre che da qui alla fine il calendario le metterà di fronte.
E' tale schieramento, come detto, ad esaltare non solo la difesa, ma anche il centrocampo, che con la diga formata da Gagliardini, alla sua prima gioia personale in Serie A, e Kondogbia ha ormai trovato un equilibrio che le permette una più semplice gestione del vantaggio rispetto ai mesi scorsi. Ma non è tutto, perché anche gli esterni offensivi hanno dimostrato di riuscire ad essere molto più pericolosi e continui negli affondi quando gli viene affidata una minor porzione di campo da ricoprire. E' nella loro esplosività che l'Inter può creare un vantaggio importante in una zona di campo nella quale nel nostro campionato si decide gran parte delle partite.
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