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Da Lautaro a Calhanoglu fino a Inzaghi e Pavard: Inter, il pagellone dello scudetto

Marco Astori Redattore 

Dimarco 8,5 

Basta con la favola del tifoso in campo. È uno dei migliori esterni mancini, per Inzaghi è stato una fonte di gioco e di soluzioni inesauribile. Con quella chicca del gol da centrocampo al Frosinone...

Pavard 8

L’infortunio subito a Bergamo pareva averne frenato l’inserimento in squadra. Al rientro si è preso definitivamente l’Inter, aggiungendo alla fascia destra la qualità che mancava. Personalità da vendere.

Bastoni 8

Che ruolo fa? Difensore? Proprio sicuri? Nell’Inter è un regista aggiunto, il piede sinistro col mirino per aggiornare la collezione di assist. Se l’azione si sviluppa con tanta qualità, il merito è stato (anche) suo.

Darmian 8

Tanto funziona sempre così: parte riserva a inizio stagione, poi sono gli altri che lo vedono giocare. È riuscito in un’impresa, migliorare a 34 anni la fase offensiva mettendo dentro molta più qualità che in passato.

Acerbi 7.5

Il momento più duro l’ha vissuto fuori dal campo, con il caso Juan Jesus. Dentro, ha continuato a collezionare centravanti annullati: c’è la sua firma, sul miglior reparto del campionato.

Bisseck 7.5

Ha tradotto in pratica tutto il bene che di lui si diceva. Esplosivo, una forza della natura con un grande futuro davanti a sé. Tanto che a un certo punto Inzaghi ha fatto pure fatica a toglierlo dai titolari.

De Vrij 7.5

Un anno fa, scontento dello scarso impiego, chiese un colloquio a Inzaghi. Da lì è partita la sua risalita: è tornato ai vecchi livelli, mettendo a un certo punto pure in discussione la titolarità di Acerbi.

Carlos Augusto 7.5

Il dodicesimo uomo ideale: da esterno mancino era atteso, da terzo centrale è stato una scoperta strada facendo. Affidabile, sempre sul pezzo, la spiegazione perfetta del titolare che fai partire in panchina.

Dumfries 7

Dategli un’altalena e forse farà meno su e giù di quanti ne ha messi insieme lungo questa stagione. Fosse disciplinato, sarebbe uno dei migliori esterni del mondo. Ma ha trovato comunque il modo di essere decisivo.

Cuadrado 6

In tournée, un’estate fa, aveva dato la sensazione di potersi prendere un posto al sole. Ma l’usura di mille battaglie vissute con la Juventus lo ha costretto allo stop. Due assist nel conto, prima di arrendersi.

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