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Inter, il piatto forte di Natale è come un acquisto. Inzaghi gongola per un motivo

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L'analisi di Fcinter1908.it all'indomani della vittoria sul Lecce che ha riportato i nerazzurri a +4 sulla Juventus

L'Inter non è tornata, per il semplice motivo che non era mai andata via. Se ne sono dette e sentite tante dopo l'esclusione dalla Coppa Italia, ma anche lì la prestazione non era di certo mancata. Per cui, il rischio contraccolpi sembrava obiettivamente minimo: merito del grande livello di maturità raggiunto da questa squadra. Inzaghi e i suoi sanno chiaramente ciò che vogliono e ciò per cui lavorano ogni singolo giorno: incidenti di percorso non possono compromettere la qualità di un lavoro i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Il Lecce a San Siro non aveva granché da perdere, questo avrebbe potuto caricare l'impegno di ulteriori insidie e solo una prova di consapevolezza e lucidità poteva disinnescare tali trappole.

L'Inter è stata quella di sempre, nonostante mancassero riferimenti tecnici e caratteriali preziosissimi. Sarà questa la notizia migliore per Simone Inzaghi, compiaciuto per aver plasmato un gruppo che ormai difficilmente si lascia scalfire dagli imprevisti. La filosofia, poi, è la solita, con la forma che diventa anche sostanza. In casa nerazzurra non ci si accontenta di un 1-0, perché le partite vanno chiuse e l'abbondanza di occasioni, gol e punti è sempre sinonimo di una squadra in salute.

A due giorni dal Natale, il piatto forte del corposo menù nerazzurro è stato il Bisteccone. Tutto da gustare, in doppia cottura. Ha appagato il palato dei tifosi non soltanto quando è chiamato a schermare gli avversari, ma anche in proiezione offensiva. Bisseck può essere considerato a tutti gli effetti un ulteriore acquisto per la corsia di destra. Questo, di certo, darà più tranquillità ai dirigenti in fase di valutazione per il prossimo gennaio.

L'altra foto di giornata, che Inzaghi custodirà gelosamente, è legata al secondo gol. La notizia, però, riguarda più l'assistman che il marcatore. Barella approfitta di una giocata finalmente di livello di Marko Arnautovic, abbracciato da tutti per quel tacco che ha portato poi al gol del furetto nerazzurro. L'austriaco, per sua stessa ammissione, non sta attraversando un ottimo momento: episodi del genere però spesso servono a sbloccarsi dal punto di vista mentale. Che poi è ciò che conta di più. Lo sanno bene i suoi compagni, che hanno provato in ogni modo a metterlo in condizioni di far gol, prima di applaudirlo per quanto fatto al 78'. Tutti hanno bene in mente l'importanza di coinvolgere l'ex Bologna, spronarlo e recuperarlo per il prosieguo di stagione. Cos'è questa se non ulteriore conferma del livello raggiunto dallo spogliatoio nerazzurro?



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