Era inevitabile ed è quello che sta succedendo dopo questa lunga vicenda: il prezzo di Mauro Icardi si è notevolmente abbassato, quasi dimezzato. Solo un suo rientro col botto può cambiare nuovamente le cose, ma il braccio di ferro tra club e giocatore ha portato a un crollo del suo valore. La clausola di 110 non mette più al riparo l'Inter.
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Inter, il prezzo di Icardi si è dimezzato: ora vale 60 milioni. Dybala? Difficile. E non è escluso che…
Il valore dell'attaccante dell'Inter continua a scendere a seguito della polemica
RINNOVO - "Inizialmente il discorso era tra l'offerta di Zhang e la richiesta di Wanda. "Cioè tra i 7 milioni abbondanti stanziati dal club di Zhang e i 9,5 milioni netti nella testa dell’argentino e della moglie procuratrice. Un tetto, guarda caso, ispirato ad Higuain, allora suo ingombrante dirimpettaio. Una logica (se vogliamo) semplice, per quanto cinica, ma senza quei veleni emersi nelle concitate fasi successive, caratterizzate da antipatiche invidie di spogliatoio ed inevitabili gelosie contrattuali: i mal di pancia di Perisic, per intendersi. Tanto è vero che. quando il clima era ancora vivibile, dalla sede interista erano usciti i primi spifferi ribassisti. In assenza di un accordo per il nuovo contratto all’Inter già in autunno cominciavano a maturare l’idea di vendere Maurito a fine stagione con un piccolo sconto: diciamo a 90 milioni di euro. sempre con una meta estera. A dicembre scoppia la prima grande crisi e all’Inter devono fare i conti con il primo, significativo, tracollo. Ai bene informati arriva in breve un messaggio sottovoce: ci accontentiamo anche di 80 milioni, ma senza contropartite tecniche. Solo cash. Anche per questo al momento del suo insediamento l’ad Beppe Marotta prova a dribblare la questione. Tentativo vano, visto che a febbraio l’improvvida esternazione di Spalletti a Parma spinge il mondo nerazzurro verso un’autentica voragine. Il valore del cartellino di Icardi scende ancora, virtualmente tocca quota 60 milioni", spiega La Gazzetta dello Sport.
DYBALA - "Anche il botta e risposta tra Paratici e Marotta rischia di essere fuorviante. Icardi bianconero per Dybala nerazzurro? Un teorema con mille controindicazioni. Lo scambio potrà mai avvenire alla pari? Difficilissimo. E poi a Torino c’è un ingorgo di attaccanti. Dietro Cristiano Ronaldo e Mandzukic si fa spazio il giovane Kean. Insomma anche questa strada appare (per ora) impraticabile e i vertici interisti hanno tutto l’interesse a rimettere Maurito in carreggiata. Per cautelarsi dal punto di vista patrimoniale. E non solo. E’ il motivo per cui non è stata mai accarezzata l’intenzione di adire le vie legali: neanche nei momenti più caldi della contrapposizione. Il management ha il dovere di mettere nel conto anche l’ipotesi che il centravanti argentino non trovi una sistemazione adeguata la prossima estate. Ed è fatale che, in silenzio, il club si smarchi sempre più dalle logiche dell’attuale allenatore. Al riguardo è d’attualità un altro paragone: costa di più separarsi da Spalletti (25 milioni al lordo, staff compreso) o svilire ancor più la quotazione dell’ormai ex mister 110 milioni? Il giudizio sulla gestione del caso-Icardi rischia di diventare il motore dei verdetti all’orizzonte. Sulle prime Maurito e Wanda sono saliti da soli sul banco degli imputati perché era diffusa l’impressione che marito e moglie cercassero la rottura per andar via a prezzi da saldo, con alle spalle un astuto compratore. Invece questa prospettiva sinora non ha mai preso corpo e senza delle offerte ragionevoli la società ha il dovere di tenersi aperte tutte le porte", spiega il quotidiano.
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