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Inter imbavaglia il City, Barella si prende il mondo. Trappolone Milan: c’è un rischio enorme

Alfio Musmarra
L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: dopo la straordinaria partita di Manchester, occhio alla trappola rossonera

Da Monza al derby, con un intermezzo europeo d’altissimo livello contro i vicecampioni d’Europa.

Perché in Brianza abbiamo visto un’Inter stanca, in difficoltà atletica mentre tre giorni dopo a Manchester abbiamo rivisto la vera Inter. Quella della finale di Champions di due anni fa, quella che ha stradominato lo scorso campionato. Una partita nella quale i ragazzi hanno saputo tener testa ad Haaland e compagni sfiorando anche l’impresa contro una squadra che non perde dal 2018 in casa ( certo si poteva anche perdere)  e che, sempre in Champions, ne ha vinte 28 e pareggiate 3 con l’ultimo di mercoledì. E che ha sempre fatto almeno un gol: per risalire all’ultima partita in cui il City non ha fatto gol in casa in Champions bisogna risalire al 9 marzo del 22.

Acerbi ha ancora incartato Haaland, dopo la finale di Istanbul, e Barella ha dimostrato ancora una volta agli scettici (quelli che dicevano non fosse di livello internazionale) che oggi è uno dei migliori centrocampisti d’Europa e del mondo.

Ma il City è ormai alle spalle e domenica sera c’è un derby velenoso, bugiardo, da non sbagliare.

Perché la distanza in classifica è di soli 3 punti e sentire le campane a morto che arrivano dall’altra sponda del Naviglio è uno specchietto per le allodole in cui non cadere. Che il Milan ci arrivi peggio è lapalissiano, così come è altrettanto ovvio che vincere un derby dopo 6 sconfitte consecutive vorrebbe dire stravolgere un inizio di stagione abbondantemente sotto le attese.

Ecco perché Lautaro e compagni non devono prendere sotto gamba la sfida, non possono permettersi di essere superficiali ( non lo sono mai stati), pensando di trovarsi di fronte un gruppo ferito, allo sbando. Nel contempo non possiamo ignorare le belle prove di Bisseck, Zielinski e Taremi. Mentre sugli ultimi due l’esperienza lasciava immaginare che sarebbero stati utili alla causa, la personalità del giovane tedesco ha stupito parecchio perché non era per nulla facile giocare contro una squadra del genere con quella tranquillità.


Tornando al derby bisogna pensare a noi stessi e alla partita senza farsi condizionare dall’esterno.  Questo avvio di campionato ha evidenziato una condizione non ottimale di alcuni elementi importanti della rosa: su tutti quella del capitano, Mkhitaryan e Pavard. Gli stessi che a sorpresa sono rimasti fuori col City, cosa che nessuno avrebbe mai immaginato.

Ma le scelte di mister Inzaghi si sono rivelate più che azzeccate, alla faccia dei soliti tromboni sempre pronti a puntare il dito al minimo errore.

Forse è proprio vero che nella scorsa stagione ci hanno abituato fin troppo bene ma dopo Monza ho letto e sentito critiche fin troppo dure. Anche nei confronti di Pavard: si può dire che a volte l’avversario sia stato più bravo e che abbia segnato un gran gol? Si può apprezzare ogni tanto un gesto sportivo senza puntare necessariamente il dito? Dani Mota ha fatto un gol fantastico, bravo e complimenti. Il calcio è sport ed è anche questo!

Piuttosto mi vien da pensare alla formazione in ottica derby. Titolarissimi o chi sta più in forma? Non lo so, il Lautaro visto in queste prime apparizioni mi sembra un po’ fuori condizione, così come Mkhitaryan. Darmian mi pare difficile che giochi 3 partite in una settimana, ma mi fido ciecamente delle scelte del mister che ha tutti i giorni i giocatori sotto mano e sa meglio di chiunque altro quali sono le scelte da fare.