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Getty Images
Dopo il derby perso, l'Inter deve reagire. Di fronte, per la prima gara di Champions, ci sarà la corazzata Bayern. Serve una grande prestazione per poter rialzarsi dopo l'ultima brutta sconfitta.
"Ai primi di settembre l’Inter deve già affrontare una partita senza mezze misure, contro il Bayern Monaco. Se farà risultato, pareggio incluso, si raddrizzerà. Se perderà male, la palla di neve diventerà una valanga: la terza sconfitta in sei gare ufficiali, campionato incluso, ingrandirebbe l’alone di sfiducia che circonda la squadra e trasformerebbe Inter-Toro di sabato in una sorta di giudizio universale. È prevista una terza pallida ipotesi, l’insuccesso accettabile, abbinato a una buona prestazione, ma a fine estate il “grazie lo stesso” suona precoce e stonato, fuori stagione. Simone Inzaghi si gioca molto del credito accumulato nella scorsa stagione con Coppa Italia e Supercoppa. Il derby è stato inquietante perché la squadra ha sofferto di amnesie inaccettabili", spiega La Gazzetta dello Sport.
Per cercare il risultato Inzaghi si affida a Dzeko e Lautaro. "Non sono la coppia ideale e forse non si amano neppure troppo. Lautaro riconosce in Lukaku la sua metà della mela calcistica, Dzeko è un bosniaco altero, con un bel passato in Bundesliga da castiga-Bayern. Il momento è tale per cui i due devono trovare una sintesi. Da Inzaghi non ci aspettiamo una strategia offensiva, casomai un’Inter raccolta pronta a ripartire. Dzeko e Lautaro dovranno esserci negli attimi giusti, la difesa del Bayern non attraversa un periodo di inviolabilità. Di De Ligt conosciamo forza e limiti", aggiunge il quotidiano.
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