La trattativa impostata a gennaio con l'Udinese ed il procuratore di Rodrigo De Paul mette di sicuro l'Inter davanti alle altre pretendenti al talento argentino. Un'operazione che, attraverso l'inserimento di alcune contropartite, aiuterebbe anche il club di corso Vittorio Emanuele nella ricerca dei circa 40 milioni di euro di plusvalenze da compiere entro il 30 giugno.
copertina
Inter, in avanti solo uno è certo di restare. Ausilio ha già prenotato l’erede di Perisic
Il focus proposto dai colleghi di TuttoSport
TuttoSport fa chiarezza:
"Al momento l’Inter - che pure ieri ha fatto monitorare De Paul nella sfida con l’Atalanta - è in attesa di capire quale sarà la sorte di Luciano Spalletti, anche se l’argentino - a differenza di altri profili esaminati - per la sua duttilità può fare al caso di qualsiasi allenatore. Ausilio considera De Paul da Inter come esterno sinistro però il talento dell’Udinese in stagione si è districato come mezzala ed era arrivato in Italia con un passaporto da trequartista.
Discorsi, quelli tecnici, che si mischiano con ragioni squisitamente economiche. Ausilio avrà infatti come missione quella di realizzare 30 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno e, come insegna il mercato negli ultimi due anni (con gli arrivi di Skriniar e Nainggolan finanziati da operazioni che hanno portato importanti benefici pure per il bilancio), De Paul può essere un affare anche per far quadrare i conti. Questo anche se la riforma in senso molto più restrittivo della “recompra” rende più difficile privarsi a cuor leggero di talenti come, ad esempio, Pinamonti".
TANTI ADDII E UN SOGNO - Nel reparto avanzato nerazzurro solo un elemento è certo di restare ad Appiano Gentile la prossima stagione: "L’Inter, peraltro, rivoluzionerà in modo radicale il comparto esterni. Al momento, l’unico certo di restare è Matteo Politano, che verrà riscattato dal Sassuolo. Difficile che possa accadere lo stesso per Keita con il Monaco come è difficile che resti Ivan Perisic che già a gennaio si era promesso al Tottenham e che si è affidato a Doyen proprio per trovare asilo in Premier. Marotta, con i nuovi agenti del croato, ha fissato il prezzo del cartellino, ovvero 40 milioni, soldi che verranno reinvestiti per un esterno di prospettiva.
Il preferito è Nicolas Pépé su cui però c’è mezza Europa e per cui il Lilla vuole favorire un’asta partendo da 70 milioni (domenica c’era pure José Mourinho in tribuna per osservarlo all’opera). Decisamente più abbordabile la pista che porta a Steven Bergwijn con il cui procuratore Piero Ausilio ha già parlato. L’Inter valuta l’olandese 30 milioni, il Psv Eindhoven ne chiede 40 però ci sono margini per trattare con buone possibilità di poter chiudere l’affare.
L'AFFARE BERGWIJN - Il ds dell’Inter, non è un segreto, è infatti un grande estimatore di Bergwijn che, rispetto ad altri esterni, ha ancora una valutazione che l’Inter può aggredire. Molto dipenderà (ovviamente) sulla scelta del nuovo allenatore: difficile infatti che Ausilio possa portare avanti un’operazione economicamente tanto importante finché non sarà fatta chiarezza su chi sarà il prescelto per guidare l’Inter nella stagione che verrà. Tutti gli indizi, come più volte sottolineato, portano ad Antonio Conte (con Mauricio Pochettino alternativa), ma Spalletti può ancora giocarsi le sue carte, soprattutto se Suning volesse tenere per il mercato i 25 milioni necessari per congedare lui e il suo staff".
© RIPRODUZIONE RISERVATA