Giorni caldissimi in casa Inter per quanto riguarda il rinnovo del contratto di Mauro Icardi: l'attaccante argentino si è esposto apertamente, sposando in pieno la linea dura del suo agente Wanda Nara, e in serata i vertici nerazzurri hanno cercato di abbassare i toni, mostrando una certa tranquillità. Le parti continuano a trattare il rinnovo, ma nel frattempo il club di corso Vittorio Emanuele non vuole farsi trovare impreparato in caso di improvvisa rottura: secondo quanto riporta Tuttosport, il nome individuato per far digerire ai tifosi interisti un'eventuale addio del capitano è quello di Paulo Dybala.
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Inter, in caso di rottura con Icardi è pronto il piano B: Marotta studia il colpo Dybala
L'attaccante della Juventus sarebbe il nome giusto per far digerire ai tifosi la cessione del capitano
"Perdere l'argentino sarebbe per Suning un danno. Un "autogol" da far digerire ai tifosi con un grande acquisto. E, in tal senso, l'identikit dell'uomo giusto per compensare una perdita tanto dolorosa in malaugurato caso di rottura non può che corrispondere al nome di Paulo Dybala. Questo essenzialmente per due validissimi motivi: in primis è stato proprio Marotta a portarlo alla Juve strappandolo all'Inter. In secondo luogo perché in rosa l'Inter ha già Lautaro Martinez che, trovando continuità (e avendo al suo fianco un formidabile creatore di gioco quale è Dybala), potrebbe garantire quei gol che oggi in Serie A assicura Maurito. L'eventuale trattativa potrebbe però solo svilupparsi qualora la Juve dovesse (come tutto peraltro fa pensare) ritenere cedibile la Joya, questo per non incrinare il patto d'onore firmato da Marotta e Paratici sui giocatori che sono stati nella scuderia dell'ex ad bianconero. Al momento, quello legato a Dybala è solo uno scenario, visto che la partita a Palazzo Saras si sta giocando sul rinnovo di Icardi, però tutto fa pensare che Marotta, sin dalla prima ora tra i più grandi estimatori di Dybala, qualora dovesse trovarsi per le mani le risorse necessarie per mettere a segno un simile colpo, non si tirerebbe certo indietro".
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