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"Il mio pensiero non mi sembrava temerario. Eravamo in un momento difficile, ma ero abbastanza tranquillo e sereno. Ho la fortuna di allenare grandi professionisti che mettono un impegno folle sempre, sono da abbracciare uno ad uno come i nostri tifosi che sono venuti qua e quando sono entrati in partita loro siamo entrati in partita noi. Ci hanno dato un grandissimo aiuto come solo loro sanno fare".
Come fa a trasmettere tranquillità e al tempo stesso carica ai giocatori nelle finali?
"Ho la fortuna di allenare squadre importanti. Prima la Lazio, poi all'Inter ho la fortuna di avere ottimi giocatori che non mollano. Non mi era mai capitato un approccio di questo tipo, ma i ragazzi sono rimasti lucidi e gran parte del merito va alla squadra che è molto concentrata e determinate partite non le sbaglia".
Che messaggio avete mandato al City?
"Credo avranno visto una bella finale e uno spot buono per il nostro calcio. L'Inter e la Fiorentina sono in missione, perché arrivate a due finali dopo un lungo ciclo di partite. Adesso dovremo essere bravi a goderci questa serata, poi penseremo al campionato dove ci manca ancora qualcosa. E poi andremo a Istanbul per una finale insperata ma voluta con tutte le nostre forze".
Siete cresciuti anche dal punto di vista mentale?
"Sono due mesi che giochiamo a questo livello. La squadra non si è disunita dopo il gol a freddo, in una finale è qualcosa che ti può lasciare a pensare. I ragazzi sono stati lucidi e abbiamo vinto una finale a cui tenevamo tantissimo".
Avete tutti detto che continuerete insieme. Alleneresti in scadenza?
"Questo non è un problema. Il mio problema è finire le ultime partite nel migliore dei modi. Non mi sono mai sentito un precario, i contratti ci sono e si possono anche sciogliere in pochi giorni. Non è il contratto il problema, deve esserci fiducia reciproca e nei momenti difficili ci hanno aiutato ad andare avanti. Io e il mio staff siamo stato bravi ad ascoltare poco e lavorare tanto. Dobbiamo finire al meglio la nostra missione".
Vedi nello spogliatoio la convinzione che il City non parta favorito?
"La squadra è consapevole. I risultati aiutano. Siamo in striscia, se escludiamo Napoli, da 11-12 partite. Cresciamo di partita in partita, dobbiamo essere bravi a recuperare energie fisiche e mentali perché torneremo tardissimo da questa trasferta e saremo in campo tra poche ore contro l'Atalanta. Queste serate vissute così con le nostre famiglie e i nostri tifosi ti aiutano a recuperare".
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