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Siete cresciuti anche dal punto di vista mentale?
"Sono due mesi che giochiamo a questo livello. La squadra non si è disunita dopo il gol a freddo, in una finale è qualcosa che ti può lasciare a pensare. I ragazzi sono stati lucidi e abbiamo vinto una finale a cui tenevamo tantissimo".
Avete tutti detto che continuerete insieme. Alleneresti in scadenza?
"Questo non è un problema. Il mio problema è finire le ultime partite nel migliore dei modi. Non mi sono mai sentito un precario, i contratti ci sono e si possono anche sciogliere in pochi giorni. Non è il contratto il problema, deve esserci fiducia reciproca e nei momenti difficili ci hanno aiutato ad andare avanti. Io e il mio staff siamo stato bravi ad ascoltare poco e lavorare tanto. Dobbiamo finire al meglio la nostra missione".
Vedi nello spogliatoio la convinzione che il City non parta favorito?
"La squadra è consapevole. I risultati aiutano. Siamo in striscia, se escludiamo Napoli, da 11-12 partite. Cresciamo di partita in partita, dobbiamo essere bravi a recuperare energie fisiche e mentali perché torneremo tardissimo da questa trasferta e saremo in campo tra poche ore contro l'Atalanta. Queste serate vissute così con le nostre famiglie e i nostri tifosi ti aiutano a recuperare".
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