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Cosa dici ai tifosi?
"I tifosi sono come i miei ragazzi, da abbracciare uno ad uno. Sono stati strepitosi nel nostro percorso in questi mesi. Abbiamo passato momenti bellissimi e meno belli, ma ci sono sempre stati. Sarebbe stato bellissimo dargli questa soddisfazione, ce la siamo giocata con le nostre armi. C'è delusione, ma ho detto che non avrei cambiato i miei per nessuno al mondo e stasera si è visto il perché".
Stanotte come dormirà?
"E' il calcio questo. Da queste delusioni che si cresce ulteriormente. Ancora mi chiedo il perché in quei 25 minuti finali il pallone tra traverse, caviglie del portiere e altro... Probabilmente era tutto scritto. Non siamo riusciti a cambiare le cose, ma dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto".
Guardiola ha sempre desiderato vincere la Coppa.
"Il City ha meritato la Champions in questi anni. Stasera ha trovato di fronte una grande Inter, che l'ha messa alle corde nell'ultima mezz'ora e avrebbe meritato. Ho fatto i complimenti a Pep, avrei voluto fargli aspettare ancora un po' prima di vincerla".
Questa finale sarà la stella polare della prossima stagione?
"Sappiamo che è un percorso lungo, difficilissimo. La squadra però ha dimostrato di potersi giocare questa competizione nel migliore di modi quando ha avuto tutti a disposizione. L'anno scorso è arrivata agli ottavi dopo tanto tempo e quella partita col Liverpool l'avrei rigiocata se avessi potuto perché già l'anno scorso avevo intuito che questa squadra potesse fare di più. Ha acquisito mentalità ed esperienza con le finali giocate, ci riproveremo con tantissimo orgoglio come fatto quest'anno e anche l'anno scorso. Real Madrid e Liverpool in quattro match non hanno messo sotto l'Inter".
Tutto è andato come pianificato?
"Lukaku, Dimarco, Gosens, sono state tantissime le occasioni e avremmo meritato di più. La prima impressione è che nel primo tempo potevamo far meglio in fase di possesso, poi nel secondo tempo abbiamo sviluppato benissimo. La cosa che mi rende più orgoglioso è aver affrontato così il City. Onana ha fatto una parata su Foden ed è motivo di grande soddisfazione".
Tutti si sono accorti della tua dimensione internazionale. Senti di essere diventato allenatore di spessore e livello?
"Bisogna vedere, lo dirà il tempo. La cosa che mi rende più orgoglioso è vedere il cammino dei ragazzi e come hanno interpretato questa partita. Vedi il City contro il Bayern e il Real Madrid e dici quello che diceva tutto il mondo. Ai ragazzi in riunione tecnica stamattina ho detto invece che non sarebbe stato così. Dovevamo essere più bravi nell'episodio, farlo girare dalla nostra parte. C'è tantissima delusione, ma sono orgoglioso: ho abbracciato uno ad uno i miei ragazzi e avrei voluto fare lo stesso con i tifosi a Istanbul e Milano. In 20 mesi abbiamo fatto 5 finali e queste partite aiutano a crescere".
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