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L’Inter di Inzaghi, quella di Conte e la profezia di Sacchi. Simone deve convivere con…

Gianni Pampinella

Il tecnico ha eguagliato il record di Marcello Lippi e Fabio Capello

La coppa è la specialità di Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro ha vinto due Coppa Italia, una con la Lazio e una con l’Inter, e quattro Supercoppa, l'ultima ieri sera a Riad. "Inzaghi ha eguagliato il record di Marcello Lippi e Fabio Capello, due mostri sacri della panchina. E poco male se un altro guru, Arrigo Sacchi, perseveri nello scrivere e nel dire che non apprezza il gioco di Inzaghi. Nel calcio parla il campo e a Riad ha parlato forte e chiaro, come un araldo di corte. Il tecnico entra così nella cerchia ristretta degli allenatori davvero vincenti. Gli manca lo scudetto, certo, ma vista l’età c’è tutto il tempo", sottolinea Repubblica.

"Nel calcio non è possibile mettere tutti d’accordo. Inzaghi, che pure ha sempre più estimatori, deve convivere con una fronda di tifosi interisti che rimpiangono l’Inter di Conte, che con gli stadi vuoti e la difesa bassa infilava le avversarie in contropiede, che si chiamassero Juve o Crotone, e così ha vinto uno scudetto. Lo ha fatto soprattutto grazie a Lukaku, che allora era in forma strepitosa e che invece oggi è sempre rotto. Quella di Conte, a ben vedere, era una squadra incapace di superare un girone Champions League, nonostante giustamente una parte della tifoseria interista la ricordi come fosse stata il Real Madrid di Di Stefano. Ma c’è da scommettere che quegli stessi tifosi non saranno dispiaciuti del fatto che l’Inter di Inzaghi, che segna una valanga di gol spesso bellissimi, andrà a giocarsi l’accesso ai quarti di Champions nella doppia sfida col Porto".

(Repubblica)