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Inter, Inzaghi cerca la scossa: addio ai titolari fissi, ora bivio decisivo

Alessandro De Felice Redattore 
Contro l'Udinese il tecnico dell'Inter potrebbe cambiare diversi uomini per rispondere dopo la sconfitta nel derby

Dopo la sconfitta nel derby e in vista della trasferta di Udine, Simone Inzaghi ha chiesto una pronta reazione dalla sua Inter. La parola d'ordine sarà turnover costante, con nessun giocatore sicuro del posto.

Contrariamente alla famosa battuta di Checco Zalone, per Inzaghi il "posto fisso" non è una fortuna, ma piuttosto un pericolo. Lo scorso anno, infatti, molti giocatori nell'Inter godevano di una posizione di titolarità quasi inamovibile. Tuttavia, quest'anno la situazione è cambiata. L'Inter non ha più una competizione preferita, e la sconfitta contro il Milan ha scosso l'ambiente, lasciando il segno.

Secondo La Gazzetta dello Sport, il messaggio dell'allenatore è stato chiaro: non esistono più gerarchie e tutti devono essere pronti a mettersi in gioco.

Inzaghi si è detto molto deluso dall'atteggiamento della squadra, che ha affrontato male l’avvio sia del primo che del secondo tempo del derby.


Non ci sono scuse, nemmeno la stanchezza, considerato che contro il Milan erano stati cambiati ben cinque giocatori rispetto alla partita contro il Manchester City. Ora è necessario pretendere una risposta immediata, anche a costo di rivedere alcune scelte.

Il concetto che ormai è entrato nella mente dei giocatori è chiaro: non si può più sbagliare. Inzaghi, dopo la sconfitta nel derby, lo ha ribadito anche pubblicamente, dichiarando: "Abbiamo pochi punti, dobbiamo cambiare marcia".

Per farlo, sarà necessario combinare il bisogno di recuperare alcuni giocatori psicologicamente, come Lautaro, con l'urgenza di dare spazio a chi è realmente in forma, sia fisicamente che mentalmente.

Non sarà dunque sorprendente vedere in panchina anche giocatori chiave come Thuram, Mkhitaryan o Pavard, nonostante il loro contributo alla conquista della seconda stella. L'Inter aveva iniziato la stagione con una squadra ben definita, un vantaggio che, paradossalmente, si è rivelato controproducente.

Ora, con sfide delicate come quelle contro Udinese, Stella Rossa e Torino, l'Inter è chiamata a cambiare passo, come richiesto dallo stesso Inzaghi, per non perdere terreno rispetto alle concorrenti.

Il derby perso potrebbe essere un punto di svolta per la stagione dell'Inter, e lo si capirà già dalla partita di domani. Storicamente, tutte le squadre che hanno avviato cicli di vittorie hanno introdotto cambiamenti tra una stagione e l'altra, senza rimanere identiche a sé stesse. Anche l'Inter deve abbracciare questa mentalità: evolversi senza perdere la propria identità.

Per questo l'arrivo di giocatori come Taremi e Zielinski è fondamentale, così come l'utilizzo delle rotazioni diventa un'opportunità preziosa.

La trasferta di Udine rappresenta un bivio cruciale, non solo perché l'Inter non ha ancora vinto fuori casa, ma anche per l'allarme legato alla tendenza a subire troppi gol in campionato. La concentrazione dovrà essere massima, e il derby perso dev'essere riscattato, anche per rilanciare la squadra in classifica e lanciare un segnale alle altre.

Con un Napoli che ha un calendario favorevole nelle prossime settimane, l'Inter dovrà affrontare match più impegnativi, come la trasferta contro la Roma e lo scontro diretto con la Juventus. La partita di Udine diventa quindi un esame da superare senza esitazioni. Inzaghi ha bisogno di una versione impeccabile della sua squadra, e se per ottenerla servirà cambiare radicalmente approccio, sarà disposto a farlo.

“L’Inter si resetta per rivincere. È un po’ come quando il computer va in blocco e chiami il tecnico, il primo consiglio è sempre quello: «Spegni e riaccendi». Sì, Inzaghi vuole riaccendere l’Inter” conclude La Gazzetta dello Sport.