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L’ultima versione dell’Inzaghiball ha introdotto nuove soluzioni tattiche: Dimarco, ad esempio, in alcune situazioni si è inserito in area come un attaccante aggiunto, mentre Pavard ha giocato spesso sulla trequarti, contribuendo direttamente ai primi due gol. Il difensore francese è stato anche visto spostarsi su entrambi i lati del campo, mostrando una versatilità notevole. Anche Acerbi ha avanzato il proprio raggio d’azione, facendosi trovare oltre la prima linea di pressing avversaria e guidando l'assalto all'area avversaria. Inoltre, Thuram ha dimostrato una maggiore cattiveria sottoporta, frutto di un lavoro specifico sulla finalizzazione.
Come sottolinea il Corriere dello Sport, Inzaghi è un maestro nella preparazione delle partite, e questi movimenti potrebbero essere stati studiati appositamente per contrastare il sistema difensivo dell’Atalanta, noto per le sue marcature a uomo a tutto campo. Alla base del gioco dell’Inter c’è un principio fondamentale: non avendo giocatori particolarmente abili nel dribbling o nell’uno contro uno, la squadra si basa sulla superiorità numerica generata dai movimenti e dagli scambi rapidi di pallone. L'obiettivo è quello di creare spazi nella difesa avversaria, nei quali inserirsi per affondare il colpo.
L'Inter sale in campo con una serie di triangolazioni che liberano puntualmente un giocatore. E quel giocatore può essere chiunque, perché nessuno resta fermo: tutti si muovono, si spostano, ruotano e si sovrappongono. La differenza la fa, come già evidenziato, la velocità di esecuzione. Quando il ritmo è elevato, come visto contro l’Atalanta, gli avversari finiscono in difficoltà.
Dopo aver dimostrato la sua efficacia in Serie A, l’Inzaghiball punta ora a diventare un'arma vincente anche in Europa. L’obiettivo è chiaro: rendere il proprio stile di gioco efficace anche contro le grandi d’Europa, a partire dalla sfida di debutto in Champions League contro il Manchester City. Come ricordato dal Corriere dello Sport, Guardiola aveva già dovuto sudare nella finale di Istanbul per vincere il trofeo, e ora Inzaghi spera di complicargli ancora di più la vita.
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