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IL DUBBIO
L’unico teorico ballottaggio potrebbe riguardare Darmian e Dumfries. Ma l’azzurro è favorito sia perché l’olandese non ha ancora ritrovato la gamba dopo i problemi muscolari che, in due rate, lo hanno frenato da inizio dicembre sia perché dà meno garanzie tatticamente rispetto all’ex United, chiamato a bilanciare la spinta di Dimarco sulla sinistra.
LA MOSSA
L’Inter gioca a memoria, difficile inventarsi qualcosa proprio in una serata così importante. Al limite la variazione sul tema potrebbe riguardare Thuram. Il Tikus si intende a meraviglia con Lautaro e spesso i due si scambiano le posizioni, ma sono bravissimi anche a duettare nello stretto. Domenica però, nel tentativo di scardinare il bunker di Allegri, il francese potrebbe giocare più largo del solito per chiamare fuori uno dei tre centrali e lasciare l’uno contro uno a Lautaro e a una delle mezzali, chiamate a inserirsi in area. Il gol dell’andata è nato così.
IL PIÙ IN FORMA
Troppo facile dire Lautaro. Ma anche a Firenze il valore aggiunto è stato Pavard, già decisivo in Supercoppa con l’assist per il Toro. Il francese tra l’altro (al pari di Bastoni) era assente all’andata per l’infortunio accusato contro l’Atalanta. Il campione del Mondo è una garanzia dietro - e proprio nella sua zona di competenza arrivò il gol di Vlahovic allo Stadium - e in fase di possesso. Dalle parti di Pavard tra l’altro potrebbe girare anche Rabiot, specialista negli inserimenti. Un duello in salsa francese che darà ancora più pepe alla super sfida scudetto.
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