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Inter tra l’orrore arbitrale e le sue colpe: il gol irregolare ha spento la luce
Nove sconfitte su ventisette gare sono, a prescindere da tutto, un elemento che costringe a riflettere sul presente e sul futuro. Ben oltre il tollerabile, considerando l'andamento fluttuante di una stagione difficile da inquadrare. L'Inter è tutto e il contrario di tutto, a seconda dell'abito che decide di indossare. Troppo spesso negli ultimi mesi le è capitato di sbagliare outfit, condizionando un percorso che sarebbe stato assolutamente apprezzabile con un pizzico di equilibrio e continuità in più.
ORRORE ARBITRALE - Detto ciò, non può passare in secondo piano lo scempio del tandem Chiffi-Mazzoleni. Il gol irregolare di Kostic pesa come un macigno sul risultato di un'Inter-Juventus che metteva in palio punti tremendamente pesanti. Ieri al Meazza l'Inter si è ritrovata ad inseguire senza la consueta lucidità delle sue fonti di gioco. A quel punto, le responsabilità di arbitro e VAR si sono intrecciate con quelle di Inzaghi e i suoi ragazzi. I fari (Brozovic e Calhanoglu su tutti) si sono spenti e la squadra, per stessa ammissione del suo allenatore, si è dimostrata incapace di reagire.
Come un neopatentato a cui l'impianto elettrico della sua auto ha giocato un brutto scherzo, i nerazzurri hanno tentato affannosamente di recuperare la retta via con una manovra lunga e articolata, che non è servita per uscire dal vicolo cieco dello 0-1. L'Inter non ha mai colto di sorpresa la Juventus e bianconeri ne hanno approfittato per interpretare al meglio il copione tanto gradito da Allegri.
SEMPRE TROPPO TARDI - Soltanto oltre l'80' Inzaghi ha provato a ridisegnare la squadra con la difesa a quattro e Correa alle spalle di Dzeko e Lautaro, proponendo una soluzione vista praticamente solo in amichevole. Mossa tardiva, anche stavolta. E dopo aver tolto Barella, fin lì forse il migliore, per il giallo ricevuto in precedenza. Resta l'amaro in bocca per non aver raddrizzato la gara con 70' abbondanti a disposizione contro un avversario che si è confermato inferiore, ma paradossalmente in grado di scippare 6 punti tra andata e ritorno. Per colpa dell'Inter, e va sottolineato, ma non solo. Un fattore non esclude l'altro.
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