L’ultimo ventennio di questo meraviglioso romanzo popolare riserva la parte più dolorosa, le polemi che, i veleni, gli scandali veri o presunti, le dietrologie e i sospetti. Tutto ciò di cui non c’è bisogno quando si va allo stadio, insomma. Se proprio si deve tro vare una data d’inizio per questo periodo, è abbastanza naturale dire il 26 aprile 1998: l’in ervento in area di Iuliano su Ronaldo, l’arbitro Ceccarini che non fischia il rigore e l’incendio che divampa. E arriva fino alla primavera del 2006 quando scoppia Calciopoli e la Juventus della triade Moggi-Giraudo-Bettega viene retrocessa in Serie B. Il presidente Moratti si vede assegnato quello che lui definisce «lo scudetto degli onesti», i bianconeri reagiscono e lo chiamano «lo scudetto di cartone». Apriti cielo: tra Juventus e Inter, da allora, non c’è più pace. Purtroppo, viene da aggiungere. Perché non si può rovinare un bel romanzo con un brutto finale.
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