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Inter-Juventus, più che avversari: una rivalità eterna. La storia del Derby d’Italia

Marco Astori

L’ultimo ventennio di questo meravi­glioso romanzo popolare riserva la parte più dolo­rosa, le polemi­ che, i veleni, gli scandali veri o presunti, le die­trologie e i so­spetti. Tutto ciò di cui non c’è bi­sogno quando si va allo stadio, in­somma. Se proprio si deve tro­ vare una data d’inizio per que­sto periodo, è abbastanza natu­rale dire il 26 aprile 1998: l’in­ ervento in area di Iuliano su Ronaldo, l’arbitro Ceccarini che non fischia il rigore e l’in­cendio che divampa. E arriva fino alla primavera del 2006 quando scoppia Calciopoli e la Juventus della triade Moggi­-Giraudo­-Bettega viene retro­cessa in Serie B. Il presidente Moratti si vede assegnato quel­lo che lui definisce «lo scudetto degli onesti», i bianconeri rea­giscono e lo chiamano «lo scu­detto di cartone». Apriti cielo: tra Juventus e Inter, da allora, non c’è più pace. Purtroppo, viene da aggiungere. Perché non si può rovinare un bel ro­manzo con un brutto finale.

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