Inter, la difesa è un dato incoraggiante: incassati solo tre goal e ci sono margini di crescita

Con queste cifre i nerazzurri sono sempre arrivati minimo quarti

Con 3 reti al passivo dopo le prime 7 giornate i nerazzurri non solo possono contare sulla miglior retroguardia della Serie A, ma hanno fatto tornare d’attualità numeri importanti del passato cancellando il ricordo delle ultime annate quando i risultati erano scadenti e la porta interista era diventata territorio di conquista per gli avversari.

Secondo il Corriere dello Sport, il merito che la retroguardia nerazzurra sia meno battuta del torneo va ascritto in gran parte a Spalletti che è stato bravissimo a valorizzare un prospetto interessante come Skriniar, prima di quest’anno mai stato in una grande. L’ex allenatore della Roma inoltre ha riportato su ottimi livelli Miranda, ha ricevuto risposte importanti da D’Ambrosio e pure Nagatomo ha portato il suo mattone. Mancano ancora all’appello Dalbert, che stenta a inserirsi, e Cancelo, infortunato, ma là dietro ci sono solo motivi per sorridere. Anche perché pure Handanovic, meno impegnato rispetto al passato, dà spesso una mano con interventi da fuoriclasse qual è. Il "premio" di miglior difesa della A nasconde però un dato che a Spalletti non è sfuggito e sul quale intende lavorare: l’Inter incassa meno gol di tutti, ma non è la formazione che concede agli avversari meno tiri. Anzi i nerazzurri subiscono una media di 12,7 conclusioni a incontro e occupano il sesto posto della classifica insieme alla Fiorentina. Fanno meglio l’Atalanta (11,6), la Lazio (11,3), il Milan (9,3), la Juventus (9,3) e il Napoli (7,3).

Contro Icardi e compagni le altre squadre non hanno avuto una buona mira o in alcune occasioni una mano l’hanno data i pali (6 volte). Resta il fatto che 19 punti dopo 7 giornate erano stati totalizzati solo nel 2002-03 con Cuper in panchina e che questa Inter, siccome non gioca benissimo, sembra avere grandi margini di crescita.

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(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 3/10/17)