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Getty Images
La fascia da capitano dell'Inter è in cerca di padrone. Da quando Samir Handanovic l'ha lasciata, dopo aver subito l'avvicendamento con Onana, in diversi si sono alternati nel ruolo, ma senza una certa continuità. Dal prossimo anno servirà un erede stabile dello sloveno, che nel frattempo spera di tornare a vestirla in qualche occasione da qui al termine della stagione, come sottolinea la Gazzetta dello Sport.
Da Samir Handanovic, come detto, inizia il lungo peregrinare della fascia dopo anni di insediamento stabile. "Quest’anno ha giocato le prime otto partite di Serie A, da lì non ha più visto il campo prima appunto delle due sfide, alla 23ª e alla 26ª giornata. Chissà se avrà l’occasione di indossarla ancora una volta", si legge nel focus.
Tre, invece, le apparizioni da capitano per D'Ambrosio, una per competizione: "L’apice della sua stagione è stato l’ottimo ingresso contro il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions, ma non riesce a giocare con continuità e ora deve anche scontare la squalifica di due turni, con i nerazzurri che faranno ricorso. Si vede e non si vede, la fascia non può essere stabilmente sua". Più possibilità per Brozovic, che in quanto a presenze è tra i primi, ma vive il presente non più con le certezze di prima: "Quando parte dal 1’, in assenza di Samir e Danilo, il capitano è lui. Il problema è che da insostituibile è diventato un’incognita, anche il futuro a Milano a questo punto è in discussione".
Il croato ha seguito Skriniar, che per qualche mese sembrava degno erede di Handanovic. Ora ovviamente le prospettive sono cambiate: "L'ex Samp è in rottura totale. È stato capitano ininterrottamente dalla nona alla 19ª giornata, oltre a tre partite di Champions e al derby di Supercoppa. Il pensiero ora è averlo al meglio per il Benfica, ma la fascia non è più un tema". Tramontata quasi del tutto l'ipotesi Barella, finora non proprio un esempio in quanto ad atteggiamenti in campo: "Non l’ha mai indossata dal primo minuto, se l’è trovata al braccio a partita in corso: si pensi alla recente sfida contro il Lecce".
Il profilo ideale l'Inter comunque sembra averlo individuato. Ed è solo questione di tempo prima dell'investitura definitiva. Si tratta di Lautaro Martinez: "È partito da lontano e si è preso la leadership a suon di gol, sacrificio e interismo. Dopo il Mondiale vinto con l’Argentina, è tornato con gli occhi di fuoco. NHandanovic e Brozovic gliel’hanno tolta in diverse occasioni nell’ultimo periodo, ma è ormai lui il capitano morale dell’Inter. E lo sarà ufficialmente dall’anno prossimo", chiude la Gazzetta.
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