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Chiarezza e credibilità i criteri cardine. «I giocatori che incontrano difficoltà a identificarsi con la squadra avranno problemi a stabilire relazioni positive con gli altri membri» scriveva nella tesi. Il progetto va condiviso. Marotta l’ha aiutato a crescere e maturare. L’ascolto è un’altra dote. Simone divide e rispetta i ruoli dello staff, ma anche dei giocatori. Ognuno sa qual è il suo compito all’Inter. Le scelte tecniche seguono l’architettura del 3-5-2 e dei due titolari per ogni ruolo, in cui viene delimitata la concorrenza. Esempi: recuperato Brozovic, pur essendosi accorto che Calha e Mkhitaryan funzionavano meglio, riportò il turco nel ruolo di mezzala. Quest’anno, quando si è fatto male Arnautovic, non ha mai rinunciato alle due punte. Frattesi lo sa, viene dopo Barella. Asllani è il cambio in regìa e così via. Precisione geometrica, forse monotona, ma gestione indiscutibile. La solidità dell’Inter nasce dentro lo spogliatoio".
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