Le si chiedeva una serata tranquilla, in vista del doppio snodo rappresentato dagli impegni con Roma e Juventus, e l'Inter tutto sommato ha mantenuto le aspettative. Due gli episodi, "cazzotti" per Baroni, che hanno messo il match contro il Frosinone in discesa e hanno concesso alla squadra di portarlo a casa salvo qualche piccolo difetto nel pilota automatico ad inizio ripresa che ha rischiato di riaprire i giochi con il gol di Cassata. La squadra di Spalletti ha rispettato le attese dettate da un divario francamente molto ampio e per una volta è stata sbarrata la strada ad imprevisti che avrebbero gettato benzina sul fuoco delle ambizioni Champions delle rivali dirette, tutte schierate davanti alla tv sperando nella più clamorosa delle bucce di banana. Lieto fine meritato, roba da stropicciarsi gli occhi per gli abituati alle amnesie anche contro gli avversari più alla portata e che proprio dopo il gol dei padroni di casa era certo di aver assistito soltanto al preludio di una catastrofe per fortuna mai avvenuta.
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Inter, la vittoria che nessuno si aspettava. Icardi? Il gesto più bello nella serata più brutta
La riflessione di Fcinter1908.it all'indomani di Frosinone-Inter
FARI ACCESI - Inevitabile registrare l'attenzione catturata dall'immagine più sorprendente che ci lascia la serata dello Stirpe: il pallone del penalty che passa dalle mani di Icardi a quelle di Perisic, gentile concessione dell'argentino al croato, autore del raddoppio nerazzurro, approfittando proprio del gesto distensivo da parte del compagno di squadra. Con Spalletti rintanato per una volta nel buio della retorica dinanzi ai microfoni al triplice fischio, sia sui protagonisti dell'episodio che sul suo futuro, l'attenzione è scivolata tutta sui due calciatori, protagonisti di un gesto che a conti fatti restituisce un'ulteriore dose di tranquillità all'ambiente, proprio perché nato da un sereno confronto tra i due e non da una modifica nella designazione a bocce ferme (questo il punto di vista di Spalletti al quale non ci sono elementi per non credere). Un comportamento che finalmente mette davanti il bene dell'Inter e diventa concreto riscontro dell'amore più volte chiamato in causa proprio da Icardi nei confronti dei colori nerazzurri, considerando anche l'abbraccio tra i due dopo la realizzazione. La notizia più bella nella gara forse più incolore di Icardi dal suo rientro in campo, della quale però bisogna sottolineare, oltre al poco cinismo negli ultimi metri, l'altruismo che porta al gol di Vecino che chiude i giochi. La Chiesa è di nuovo al centro del villaggio.
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