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Inter, la vittoria salva Arnautovic ma servono alternative: due idee oltre il mercato

Daniele Vitiello Redattore/inviato 
Molti pensavano che il peggio fosse passato. Marko Arnautovic sembrava aver imboccato il percorso di risalita, a livello fisico e morale. Ma chi attendeva ulteriori conferme dopo Genova è rimasto ampiamente deluso. Si legge sulla Gazzetta dello...

Molti pensavano che il peggio fosse passato. Marko Arnautovic sembrava aver imboccato il percorso di risalita, a livello fisico e morale. Ma chi attendeva ulteriori conferme dopo Genova è rimasto ampiamente deluso. Si legge sulla Gazzetta dello Sport: "Tutto sommato, bastava leggere dietro il minuto dell’ingresso in campo di Arnautovic, nell’Inter, e di Henry, nel Verona. Minuto 73, numero primo in matematica. Eccoci qui: primo pallone giocato (si fa per dire) dall’austriaco. Possesso perso, recupero del Verona, primo pallone toccato (questo sì) da Henry e gol del pareggio.

S’è capito subito – questa è la sintesi – che la serata di Genova per Arnautovic era già dimenticata, sepolta dalla polvere, persa nei ricordi o forse neppure lì. E pensare che il peggio doveva ancora venire. Un colpo di testa quasi inspiegabilmente non trasformato in rete, un “salvataggio” sulla linea con Pavard che già pensava a come esultare sotto la curva Nord".

Certe partite rischiano di compromettere tutto. Non sarà facile ora, soprattutto dal punto di vista emotivo: "Ma è stata di quelle giornate che non si dimenticano, che ti restano appiccicate addosso come un’etichetta: questa è la verità. Non c’è tifoso dell’Inter che in queste ore non commenti la prova di Arnautovic. Buon per lui, oltre che per la squadra tutta, che il 2-1 finale ha alleggerito il peso degli errori. Ma una volta ancora, l’Inter ha mostrato come in fase offensiva dietro Lautaro e Thuram ci sia poco o niente, più niente che poco per la verità.

Servono soluzioni alternative e non è facile trovarle in rosa. Magari un’idea potrebbe essere quella di impiegare Mkhitaryan come attaccante, ruolo che l’armeno ha ricoperto a lungo in carriera, come peraltro ha ricordato di recente anche il d.s. Piero Ausilio. Oppure quella di trovare più gol dei centrocampisti: Frattesi ieri ha dato l’esempio, in questo senso".



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