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"Le rivali sono tutte distanti. Quando Lautaro debuttava in A, Thiago Motta aveva iniziato ad allenare le giovanili del Psg da un paio di mesi. La sua Juventus mette insieme 2807 partite in A, un dato che potrebbe sprofondare in caso di addio dei 9 giocatori a margine del progetto, da Szczesny (272) a Chiesa (235), passando per De Sciglio (192) e Rugani (171), anche perché i volti da copertina del mercato, Douglas Luiz e Khephren Thuram, in Italia devono ancora esordire, mentre Di Gregorio e Cabal insieme non raggiungono le partite (130) di Alvaro Morata, l’acquisto di esperienza con cui il Milan tampona almeno in parte gli addii di Kjaer e Giroud, ma nonostante questo anche i rossoneri restano lontanissimi dall’Inter (sono ottavi in questa speciale classifica, 2233 partite, 82,70 a giocatore, con Pavlovic ed Emerson Royal in attesa del debutto)".
"E le altre? Dietro all’Inter c’è la Lazio (3058, quasi 400 partite in meno dei campioni in carica), che nell’ultimo anno ha perso Milinkovic, Luis Alberto e Immobile ma che continua a pescare dal mercato di casa (Tchaouna, Noslin, Castrovilli). La Roma è sesta (2333), pesano gli addii di Spinazzola, Belotti e Lukaku. Un gradino più su il Napoli (2732), che proprio col belga vorrebbe lanciare la sua sfida scudetto all’Inter: «Amm’faticà», direbbe Conte. I nerazzurri sono lontani, batterli nel loro giardino di casa sarà dura".
(Corriere della Sera)
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