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La fascia sul braccio gli sta a perfezione. Perché Lautaro in campo non ingombra, né tantomeno scompare. E' faro, sempre, per tutta l'Inter. E la squadra non può che beneficiare del proprio capitano. Sull'argentino si sofferma il Corriere dello Sport di oggi: "Inutile negarlo o nasconderlo: c’è un’Inter con Lautaro e ce n’è un’altra senza. Il Toro, da questa stagione, è il capitano, ma è innanzitutto il leader e il simbolo del gruppo. E’ un ruolo che non ha avuto esitazione ad indossare e che sta assolvendo nel migliore dei modi, a furia di prodezze (ben 16 in 21 presenze stagionali, addirittura 14 in 16 giornate di campionato), ma non solo".
Gli anni all'Inter ormai cominciano a sommarsi. E più passa il tempo, più il Toro sembra perfetto per questo ambiente: "E’ la sua annata migliore e non siamo nemmeno al giro di boa. Ma è solo l’ennesimo step di una crescita costante e imponente, iniziata da quando è sbarcato in Italia, nel 2018. Il nostro Paese è diventato la sua seconda patria, Milano la sua città e l’Inter la “sua” squadra".
Presto ovviamente anche il meritato riconoscimento: "A inizio 2024 è previsto il rinnovo del suo contratto fino al 2028. Arriverà a guadagnare 8 milioni, a cui si potranno aggiungere alcuni bonus, ma soprattutto Lautaro si legherà ancora più saldamente ai colori nerazzurri, proseguendo un percorso che sta diventando sempre più simile a quello di Zanetti".
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