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Inter, leadership e uomo simbolo: il nuovo status di Lautaro. Il vero obiettivo è chiaro

Gianni Pampinella

Con l'addio di Romelu Lukaku, l'attaccante argentino si è caricato sulle spalle il peso dell'attacco nerazzurro insieme a Dzeko

L’addio di Romelu Lukaku a poche settimane dal via della stagione, poteva rappresentare un contraccolpo a livello psicologico. Invece, anche grazie a Edin Dzeko, l’effetto è stato esattamente il contrario. L’avvio di Dzeko e Lautaro è migliore delle prime sei giornate rispetto alla passata stagione: 9 gol a 8. "Se Dzeko ha ereditato il numero di maglia di Lukaku, Lautaro ne ha preso la leadership tecnica e la voglia di diventare uomo simbolo del nuovo corso, con tanto di pressione e sacrificio a tutto campo. La svolta contrattuale ha poi certificato il nuovo status di Lautaro all’interno del mondo Inter: top player, da coccolare e custodire e attorno costruire l’ossatura di una squadra che possa dominare nel futuro", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"Fin qui, tutto è andato secondo i piani tecnici e societari. Anzi, Dzeko è riuscito ad andare meglio delle più rosee aspettative, andando a scomodare paragoni con i grandi della storia nerazzurra: nel nuovo secolo, soltanto Diego Milito era riuscito a realizzare cinque reti nelle prime sei uscite di A al primo anno in nerazzurro; e prima del Principe del Triplete, lo stesso destino era toccato a Vieri e Ronaldo. Per trovare di meglio bisogna tornare agli anni Quaranta, con Nyers e Quaresima. I numeri sono fatti per essere aggiornati e superati, ma solo con i titoli si può riscrivere la storia. I primi confermano: la coppia è giusta. Ma Dzeko e Lautaro guardano al secondo punto: il vero obiettivo è portare all’Inter la seconda stella".

(Gazzetta dello Sport)