Dopo la deludente trasferta di Bologna, l'Inter affronta questa sera a San Siro il Lecce. La squadra di Inzaghi deve tornare a vincere e prendersi tre punti fondamentali in ottica Champions League.
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Inzaghi sprona l’Inter: “Subito una svolta”. Futuro appeso a un filo: Champions indispensabile
"Alla fine di una delle settimane più isteriche e complicate da quando frequenta la Pinetina, Simone Inzaghi stasera a San Siro torna all’origine. Riecco il Lecce, la squadra affrontata prima di Ferragosto e battuta in trasferta tra mille fatiche: in fondo, già in Salento, guardando in controluce, si potevano vedere i difetti di questa Inter. La mollezza contro le squadre meno nobili è diventata endemica, dopo una vittoria contro una big è sempre arrivato il rallentamento nel turno successivo. Tra Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna i nerazzurri hanno buttato dalla finestra 10 punti. Ad Appiano non vogliono vivere di rimpianti, ma con quel tesoretto oggi l’Inter affronterebbe il Lecce con la possibilità di avvicinarsi a -5 dal Napoli. Nella realtà, al massimo si può ambire a un demoralizzante -15", si legge su La Gazzetta dello Sport.
"I dirigenti hanno detto, anche in pubblico, che serviva un cambio di marcia deciso, visto che l’intero progetto sportivo nerazzurro passa dalla qualificazione all’Europa dei grandi. E poi è toccato allo stesso Simone trasferire il diktat societario ai suoi ragazzi con tono più duro del solito. Inzaghi ha davvero usato la frusta, a testimonianza della delicatezza della situazione, e ha messo tutti di fronte alle proprie responsabilità. L’ultimo tassello è il passaggio, non certo usuale, di Zhang ad Appiano. Venerdì il presidente ha assistito all’allenamento a bordo campo e poi ha pranzato in un clima sorridente con squadra e allenatore. Inzaghi, però, alla vigilia ha scelto di riaccendere il fuoco delle motivazioni".
"Inzaghi non sarà ancora del tutto spalle al muro, ma sa bene comunque che il suo futuro è appeso all’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Coppa. In più, l’Inter di Simone, capace di accendersi nelle grandi notti, si è meritata sul campo l’occasione storica di andare ai quarti di Champions dopo 12 anni. Tra dieci giorni esatti sarà battaglia a Oporto e, in caso di nuova impresa, il tecnico metterebbe ovviamente un chiodino in più sulla sua sedia. Insomma, in questo piccolo tratto di strada, tra Italia e Europa, ci si gioca tutto o quasi. Dalla sfida di stasera a San Siro fino a quella di martedì 14 in Portogallo, con in mezzo il viaggio a La Spezia di venerdì, in cui il turnover sarà decisamente più massiccio", spiega Gazzetta.
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