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Inter, due lezioni da imparare in fretta. Meglio evitare un esercizio inutile
E’ passata circa una settimana dalla sconfitta con la Lazio e in casa Inter il timore che non fosse abbastanza per affrontare i limiti emersi sembrava sepolto dalla prova di maturità sfoderata contro lo Sheriff. Rituffandosi in campionato, però, i nerazzurri sono inciampati nuovamente. Un punto soltanto nel doppio snodo cruciale per testare ambizioni e certezze di questa squadra è l'amaro bottino che costringe a rimboccarsi velocemente le mani. Il rammarico è ancora una volta legato ad un episodio che ha vanificato l’ampia supremazia dimostrata fino a quel momento. Come all’Olimpico, anche ieri al Meazza l’Inter ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato.
Suona come un’attenuante, ma in realtà è un’aggravante. Perché la prova offerta dai nerazzurri ha dimostrato ancora una volta che, al netto di quanto accaduto questa estate, la squadra ha i mezzi a disposizione per affrontare e domare chiunque. La cura dei dettagli però deve rimanere maniacale dal primo all’ultimo secondo. Senza lasciare che un momentaneo vantaggio possa alterarla e offrire opportunità agli altri di rientrare in gioco. Gli avversari vanno azzannati alla giugulare, le loro ambizioni di rimonta vanno spente sul nascere. Non ci sono altri modi per tenersi a distanza di sicurezza da imprevisti che rovinano serate perfette.
Allungare quando c’è l’opportunità e restare fino all’ultimo con la testa in partita. Sono queste le lezioni che l’Inter avrebbe dovuto imparare già dopo la sconfitta con la Lazio. La squadra invece si ritrova a doversi leccare nuovamente le ferite, nonostante la qualità messa in campo a livello fisico e di palleggio. Proprio quando la mente dei tifosi viaggiava spedita verso la schiacciante vittoria proprio con la Juventus dello scorso 17 gennaio, cullata dalla piacevole sensazione di déjà-vu, si è ritrovata catapultata altrove. Guardare la classifica in questo momento è esercizio inutile: tutto dipenderà da quanto servirà all’Inter per superare i limiti emersi.
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