LEGGI ANCHE
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
copertina
Getty Images
"Tra notizie e non-notizie sul futuro societario dell’Inter, l’unica cosa certa è la scadenza ormai imminente del finanziamento concesso tre anni fa da Oaktree Capital alle società della famiglia Zhang e garantito dal pegno sulla catena di controllo dell’Inter. Se il debito non sarà rimborsato (oppure rifinanziato, ma i termini sembrano molto stretti) Oaktree azionerà il pegno e acquisterà la quasi totalità del club nerazzurro". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito allo scenario che si presenterà nei prossimi mesi.
"Un retroscena mai pubblicizzato, ma emerso successivamente, è l’accordo tra LionRock e Suning, in base al quale quest’ultima manteneva il diritto di acquistare per 167 milioni (più interessi) la quota del fondo che a sua volta manteneva il diritto di venderla a Suning. In questi casi, la compresenza di due diritti speculari configura la certezza che alla data stabilita il passaggio di quote avvenga perché uno dei due contraenti avrà necessariamente convenienza a esercitare l’opzione. Ciò avviene in transazioni normali ma questa operazione presenta molti angoli curiosi. La presenza dell’accordo ha sempre suggerito che la quota di LionRock fosse in realtà di Suning perché il rapporto tra i due soci sembra configurare in effetti un finanziamento di LionRock a Suning. A maggior ragione considerando che a corroborare l’impegno a riacquistare le quote di LionRock c’è una garanzia personale di Zhang Jindong, padre di Steven", spiega il Corriere dello Sport che poi entra ulteriormente nei dettagli:
"Ad avvalorare la tesi contribuisce il fatto che l’intero pacchetto azionario delle holding che controllano l’Inter, non solamente la quota di Suning, è in pegno a Oaktree. Parrebbe alquanto strano che LionRock avesse concesso un pegno sulle proprie quote senza contropartita. A meno che, appunto, il beneficiario reale ed effettivo delle stesse non fosse proprio Suning. A rendere ancora meno chiaro il quadro complessivo, subentra un altro dettaglio: l’opzione put di LionRock, cioè il diritto a vendere la quota a Suning, è scaduto tre mesi fa mentre l’opzione call di Suning a ricomprare la quota di LionRock è scaduta cinque giorni fa. La domanda è: il fondo di Hong Kong l’ha esercitata? Tutto il 99,6% dell’Inter è quindi oggi in mano a Suning (già sapevamo che era in pegno a Oaktree)? Questo non è noto, come non era del resto ufficialmente noto l’accordo a latere di cui questo giornale diffuse la notizia a gennaio 2021, avendo potuto visionare la documentazione ad esso inerente".
"Nei giorni scorsi si era diffusa la voce che i veicoli societari registrati alle isole Cayman, attraverso cui LionRock aveva acquistato le quote della società che è nella catena di controllo nerazzurra, erano in procinto di essere cancellate dal registro delle società di quel Paese. Pare, per presunte inadempienze. Ieri LionRock ha seccamente smentito, garantendo che tutti gli adempimenti saranno espletati nei termini. La questione era oggettivamente di poco conto: essendo scaduto l’accordo tra Suning e LionRock, potrebbe darsi che le scatole societarie utilizzate per un’operazione che dovrebbe essere ormai conclusa non servano più. L’eventuale cancellazione delle stesse non sarebbe stata una notizia dirompente ma tant’è: il livello di curiosità generale sulle vicende societarie interiste rasenta ormai la morbosità. In ogni caso, l’Inter figura ancora tra le partecipazioni in portafoglio esibite da LionRock nel suo sito internet. Non resterà che attendere maggio per capire qualcosa di più", chiosa poi il quotidiano.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA