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Inter-Liverpool, serve fattore Dzeko: “E c’è già pronto il sostituto di Barella”
Non ha sorriso il secondo sorteggio all'Inter, con Andrej Arshavin che ha estratto per i nerazzurri la pallina del Liverpool. Per l'occasione Simone Inzaghi dovrà fare a meno di Nicolò Barella, espulso nella gara col Real Madrid. Il tecnico, come scrive La Gazzetta dello Sport, ha già in testa chi utilizzare coi Reds: "Si spera logicamente in una squalifica ridotta, ma Inzaghi dovrà comunque inventarsi qualcosa e, al momento, le opzioni risultano pressoché obbligate: escluse modifiche tattiche, il principale candidato a fare le veci del sardo al momento è Vidal.
Per esperienza, personalità e bagaglio tecnico, il cileno è il primo rimpiazzo nelle gerarchie del centrocampo, con Gagliardini e Vecino staccati. Tra le possibili soluzioni vi sono anche gli accentramenti di Perisic o Dimarco, ma è difficile pensare che Inzaghi adotti scelte improvvisate o comunque mai testate prima in partita. Quanto a rebus e incognite, non è messo bene nemmeno Klopp: la Coppa d'Africa in programma dal 9 gennaio al 6 febbraio priverà il tedesco di quattro titolari (tra cui Salah e Mané), con il rischio di rientro a Liverpool solo dieci giorni prima della sfida di andata contro l'Inter.
Al di là del nodo Barella, Inzaghi ha in realtà molti motivi per guardare con fiducia al doppio confronto coi Reds. C'è un Lautaro "on fire" che punta a sbloccarsi in Europa e che costituisce la prima preoccupazione per Klopp (a detta dello stesso tecnico tedesco), ma c'è soprattutto un Dzeko che quando vede Reds si esalta. I numeri e i precedenti del bosniaco dicono che il Liverpool è una delle sue vittime preferite sin dai primi incroci che risalgono addirittura a dieci anni fa, quando Dzeko era da poco sbarcato a Manchester.
Il bomber di Sarajevo rimase a secco nei primi due faccia a faccia coi Reds in Premier, poi si sbloccò alla terza occasione in League Cup dando inizio a una fortunata serie positiva: dodici partite contro il Liverpool e sei reti all'attivo, di cui tre consecutive in altrettante sfide in maglia giallorossa. Il primo sigillo coi giallorossi arrivò in amichevole nell'agosto 2016, poi le due reti tra andata e ritorno nell’amara doppia semifinale di Champions del 2018. L'esperienza e l’abitudine al gol di Dzeko possono senz'altro fare la differenza, così come la voglia di rivalsa che il bosniaco sicuramente cova dopo quell'ultimo, beffardo doppio incrocio", conclude la Rosea.
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