FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Inzaghi sorride: da Londra segnali di vera Inter. Thuram super. C’è un aspetto su cui lavorare

Inzaghi sorride: da Londra segnali di vera Inter. Thuram super. C’è un aspetto su cui lavorare - immagine 1
Dopo due prove sottotono contro Pisa e Al-Ittihad, l'Inter ha disputato una buona gara a Londra
Gianni Pampinella Redattore 

Dopo due prove incolore contro Pisa e Al-Ittihad, l'Inter sembra aver ritrovato maggiore smalto. Contro il Chelsea, ultima amichevole prima dell'inizio del campionato, i nerazzurri hanno messo in mostra una migliore condizione fisica. Una prova che non può che far sorridere Simone Inzaghi a pochi giorni dalla gara di Genova. "L'Inter ritrova pezzi di stella. L’operazione 21 (scudetti) passa anche da trasferte come questa di Londra: 1-1 contro il Chelsea di Enzo Maresca, una crescita complessiva sul piano fisico e della prestazione. Mica poco, se unito alle buone notizie dei singoli. Su tutti, Thuram: è la certezza per l’esordio in campionato a Genova, deve esserlo anche alla sua seconda stagione in nerazzurro, ora che non può più giocare sull’effetto sorpresa. Marcus ha fatto davvero Thuram, con sponde, allunghi e giocate di fino che hanno pure innervosito gli avversari", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

Inzaghi sorride: da Londra segnali di vera Inter. Thuram super. C’è un aspetto su cui lavorare- immagine 2

"Thuram sopra tutti, dunque. Ma subito dietro, ecco Sommer. Perché l’Inter gli ha messo vicino un rivale come Martinez a far concorrenza, ma lo svizzero non ha la minima voglia di abdicare e ieri a Londra si è esaltato con tre interventi top, che hanno rinviato il più possibile l’appuntamento Blues con il gol. E ancora: Inzaghi ha di che sorridere, pure guardando alla condizione crescente di Barella, a un Mkhitaryan già in forma e a un Dimarco di nuovo fattore tecnico-tattico dentro un match di alto livello".


Inzaghi sorride: da Londra segnali di vera Inter. Thuram super. C’è un aspetto su cui lavorare- immagine 3

"C’è invece ancora da lavorare sull’aspetto difensivo. Non è un discorso di singoli: anzi, qui un elogio lo merita ancora una volta Bisseck, tranne per i 12 minuti giocati da centrale della difesa a tre in cui è sembrato meno preciso del solito. Ma è un discorso piuttosto di insieme e di distanze non sempre perfette, distanze che sono state uno dei segreti dell’Inter 2023-24. Non inganni il pareggio arrivato in extremis: anche ieri l’Inter ha concesso molto".

(Gazzetta dello Sport)

tutte le notizie di