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Inter, Lukaku è prontissimo: domani è ad Appiano. “Per Rom triplo obiettivo”

Marco Astori

Il belga è pronto a ripartire con lo spirito di chi sa di dover confermare (e se possibile migliorare) i numeri da capogiro delle prime due annate

E' partito il conto alla rovescia per rivedere Romelu Lukaku vestire i colori dell'Inter. Il centravanti belga ha infatti esaurito le sue vacanze e domani atteso ad Appiano Gentile per mettersi a disposizione di Simone Inzaghi. Con diversi obiettivi, come spiega La Gazzetta dello Sport: "Il belga è pronto a ripartire per la terza stagione in nerazzurro con lo spirito di chi sa di dover confermare (e se possibile migliorare) i numeri da capogiro delle prime due annate agli ordini di Conte. Ma “Big Rom” parte carico e con obiettivi chiari: consolidare il proprio status all’interno di un gruppo che l’ha promosso leader carismatico, confermare il titolo conquistato la scorsa stagione e togliersi l’amaro in bocca lasciato dalla prematura eliminazione all’Europeo per mano degli Azzurri.

Il nuovo corso

Il belga si è conquistato l’amore del popolo nerazzurro sia in campo che fuori. I festeggiamenti appassionati per le strade di Milano dopo il trionfo in campionato hanno rivelato un affetto e un attaccamento ai colori nerazzurri che valgono quasi quanto le 64 reti e i 16 assist collezionati nelle prime due annate all’Inter, quelle che l’hanno trasformato in un bomber totale. Adesso si tratterà di ripartire agli ordini di Inzaghi, all’interno di un disegno tattico già noto e rodato (perché fondamentalmente il modulo resterà il 3-5-2) ma con meccanismi e dinamiche profondamente diverse.

Negli schemi di Conte Lukaku aveva un ruolo centrale, costituendo l’elemento attorno a cui girava tutto, ma da questo punto di vista è lecito supporre che non cambierà granché. I compiti di Lukaku saranno pressoché gli stessi. A cambiare, più che altro, saranno meccanismi e movimenti in una squadra presumibilmente più votata al possesso palla e dallo stile meno verticale. Per Lukaku si tratterà di sfruttare più il fisico e la potenza che la velocità e la capacità di attaccare gli spazi. Il belga, in parole povere, si troverà a fare a spallate più spesso di quanto non accadesse prima, ma ha fisico in abbondanza per dominare anche in questo campo", conclude la Rosea.