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"Gli Spurs però non avevano rinunciato alla pressione alta: così è arrivato il gol di Kane dopo uno scippo a Lewis in costruzione bassa (ma lì adesso c’è Stones). Pressare alto tra l’altro significa esporsi al rischio di far saltare la prima linea, e in quel caso il City va in porta. Altre cose che danno fastidio: le corse palla al piede che spezzano le linee, perché il City fa più fatica a ricorrere al fallo, i tagli dell’attaccante centrale davanti a un difensore centrale e dietro l’altro che scivola sull’attaccante esterno che va in profondità. Un movimento che Lukaku conosce alla perfezione".
"In Champions i nerazzurri hanno il secondo maggior numero di tiri arrivati in contropiede (12), dietro solo al Milan (13). Occhio però: abbassarsi troppo significa esporsi a Haaland, che ama appostarsi sul secondo palo, e ai tiri da lontano. Se però l’equilibrio regge, il City si sbilancia anche con entrambi i terzini. E lì c’è spazio per colpire alle spalle. C’è da aggiungere che sulle marcature preventive e sulla copertura dello spazio davanti alla porta il City a volte lascia a desiderare. E poi ci sono i piazzati, situazione in cui anche le alchimie di Pep possono poco".
(Gazzetta dello Sport)
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