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Inter, la mano di Inzaghi: tutto è partito con un messaggio. Tra Simone e il gruppo…
Quando José Mourinho nel 2010 lasciò l'Inter dopo aver raggiunto uno storico traguardo, il Triplete, sulla panchina nerazzurra arrivò Rafa Benitez. L'errore del tecnico spagnolo fu quello di cercare di cancellare quello che lo Special One aveva fatto poche settimane prima. Errore che Simone Inzaghi invece non ha commesso. L'ex tecnico della Lazio è arrivato in punta di piedi e si è appoggiato a quanto costruito da Antonio Conte, non ha cancellato nulla. "Ma su quella stessa torta, già ben confezionata, ha aggiunto i suoi ingredienti. Meglio, proseguendo sulla stessa metafora: ha stimolato i giocatori, ora che hanno imparato a cucinare ad alto livello, a sfornare altri dolci d’alta pasticceria. Della serie: fate vedere a me, anzi, mostrate a tutti che la vittoria dello scudetto non è stata un’eccezione, ma l’inizio di un ciclo", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Da qui è partito Inzaghi. Non è ancora arrivato da nessuna parte, certo. Ma il percorso l’ha avviato nel migliore del modi. Ha approcciato con i suoi stimolando l’orgoglio dei campioni, lungo tutta l’estate. Non è giusto fare paragoni con il passato, ma in alcuni casi sono inevitabili. Inzaghi con i giocatori sta usando l’arma del dialogo. È un suo diktat, una sua richiesta. E il primo esempio l’ha dato lui, con le telefonate a tutti i giocatori della rosa una volta approdato ufficialmente sulla panchina. C’è un dialogo aperto e costruttivo, tra Simone e il gruppo: il tecnico ascolta, incamera e poi decide. È molto attento alle dinamiche di gruppo: non c’è allenamento che non sia preceduto o seguito da un pasto consumato tutti insieme ad Appiano. Per intendersi: quando c’è allenamento pomeridiano, poi si cena insieme alla Pinetina e solo successivamente si va a casa".
(Gazzetta dello Sport)
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