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Inter, Marotta: “Lautaro e Barella meritano una gratificazione. Sanchez? Vi spiego”

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Le parole dell’amministratore delegato nerazzurro a Trento raccolte dall’inviato di Fcinter1908.it Marco Astori

Daniele Vitiello

Al termine dell’intervento al Festival dello Sport di Trento, Beppe Marotta si è fermato anche ai microfoni dei cronisti presenti, tra cui l’inviato di Fcinter1908.it. Queste le sue considerazioni:

- Due calciatori Lautaro e Barella dell’Inter tra i 30 candidati al Pallone d’Oro.

”Siamo sicuramente orgogliosi di questa nomination che tocca due campioni che rappresentano la nostra società. Rappresentano anche tutti i compagni che li hanno portati in questa situazione di privilegio. Sicuramente è bellissimo, anche se in un contesto concorrenziale molto difficile, ma ci accontentiamo di questo”.

- Ci sono anche questioni che riguardano il futuro come il rinnovo di entrambi.

”È giusto riconoscere i meriti dei giovani che approcciano a questa realtà con grande tranquillità e che hanno dimostrato con i fatti di meritare una gratificazione. Questo è lo spirito e lo stimolo che ci portano a rivedere i contratti”.

- Sanchez si è lamentato del poco spazio. Può andare via a gennaio?

”Vorrebbe giocare sempre e quello che apparentemente è un sentimento di protesta dobbiamo trasformarlo in grande attaccamento. Si arrabbia perché non gioca, non e menefreghista e ha a cuore le sorti della squadra. Noi che lo conosciamo sappiamo che queste reazioni sono estemporanee ed istintive. Continueremo con lui fino a quando non vorrà fare diversamente”.

Prossima gara Lazio-Inter importante per Inzaghi.

”Sarà condizionata dal ritorno nelle ore precedenti al match di alcuni nostri giocatori impegnati nelle nazionali. Questo è un elemento di grande criticità, ci troviamo a giocare una partita sabato alle 18 con giocatori che saranno arrivati nella nottata, intaccando il sano principi di competitività. Non è una riflessione polemica, ma un calendario così compresso porta gravi danni ai giocatori soprattutto alla luce dei tanti infortuni. Dovrà esserci un confronto più diretto e più chiaro”.

- Per l’Inter è un film già visto.

”Non è altro che il ritorno di quella prima scenata. Spero sia l’ultima, perché il grande pericolo è che si possano potenziare i rischi dell’incolumità fisica dei calciatori”.

- È d’accordo col rientro graduale negli stadi?

”Pur nel rispetto del comitato tecnico scientifico, sono del parere che allargare al 75% equivale a farlo al 100% e porterebbe comunque ad un’assenza di restrizioni per riportare la gente a vivere momenti emozionanti. Sono del parere che ci siano le condizioni”.

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