Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN prima del match con la Roma. Queste le sue considerazioni: "La comunicazione è un'arma a disposizione di società e allenatore per mandare messaggi all'interno e all'esterno. Chiaro che all'esterno sono di opportunità e convenienza, mentre all'interno rappresentano la verità. Sono componenti fondamentali, soprattutto la pressione che non so se sia positiva o negativa. Quando si vuole vincere, c'è bisogno di pressione. Il rilassamento non porta sentimenti positivi. Con la partita di oggi abbiamo a disposizione 18 punti e non sono pochi, noi dobbiamo puntare a sei vittorie. Oggi non è solo un esame, ma anche l'occasione per confermare di essere tornati all'abitudine alla vittoria. Dopo ci saranno altre cinque partite, compresa la Coppa Italia, per cui dovremo essere tutti bravi a gestire questa situazione".
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Inter, Marotta: “Puntiamo a vincerle tutte. Mou poteva tornare? Ecco la verità”
Le parole dell'amministratore delegato nerazzurro prima del calcio d'inizio di Inter-Roma di questo pomeriggio
"Abbiamo una rosa forte che è cresciuta nel tempo. Tanti vengono da un percorso di qualche anno con la maglia dell'Inter, che li ha portati ad essere sempre in crescita grazie al lavoro di allenatori e società. Abbiamo acquisito una mentalità vincente e lottare per traguardi ambiziosi non porta paura, ma orgoglio. Bisogna avere l'asticella alta. Mourinho? Non mi opposi al suo ritorno, lui era accasato tra l'altro. Quando abbiamo scelto Conte andammo dritti su di lui e dimostrò di essere l'allenatore gisuto. Questo non vuol dire sminuire il valore di Mourinho, è giusto che i tifosi lo ricordino con piacere. Parliamo di due ottimi professionisti".
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