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L’autofinanziamento è la regola, ma l’Inter vuole tre innesti. Il bilancio e le casse…

L'Inter lavorerà sul mercato in entrata, ma soltanto con autofinanziamento. La società punterà ad ottenere un tesoretto con gli esuberi.

Simona Castellano

La stagione si è conclusa da poco e si lavora già per la prossima. Sicuramente in questa finestra di mercato l'Inter non farà una rivoluzione come quella della scorsa estate, ma per rinforzare la squadra - oltre all'arrivo di Banega ed Eder - sarà indispensabile vendere.

L'ideale sarebbe non toccare la base costituita dai punti fermi di quest'anno, ma far cassa con chi non rientra nel progetto - come sottolineano a Sky - per investire su un terzino di qualità, un centrocampista - e per Mancini Touré resta colui che può fare la differenza-  e un esterno d'attacco (Candreva è il giocatore in cima la lista).

Sicuramente ciò - secondo l'emittente televisiva - renderebbe la rosa più competitiva, ma anche Mancini ritroverebbe l'entusiasmo.

Per autofinanziarsi l'Inter dovrebbe rinunciare a recenti acquisti ed esuberi: Jovetic ed Eder avrebbero un valore complessivo intorno ai 30 mln, Santon e Dodò porterebbero nelle casse nerazzurre un tesoretto da 11 mln. Anche Ranocchia è sul mercato, mentre Telles e Ljjaic non verranno riscattati e alleggeriranno il bilancio dai rispettivi ingaggi. Inoltre la società potrebbe sacrificare uno tra Melo e Medel, con il cileno che ha più mercato, ma è utilissimo anche in difesa. Handanovic, inoltre, garantirebbe un'entrata non inferiore a 15 mln. I cedibili, nell'ipotesi in cui trovassero adeguata sistemazione, garantirebbero all'Inter circa 60 mln da reinvestire.

"L'autofinanziamento è la regola visto che a giugno 2017 il bilancio dovrà chiudersi in parità e la stagione con il ritorno in Champions, questo resta l'obiettivo", hanno concluso a Sky.

(Fonte: Sky Sport)

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