Inter, mercato necessario nonostante le limitazioni. Ecco i profili più adatti…

Nerazzurri alla ricerca di imprevedibilità: alternative Mkhitaryan e Deulofeu. Avanti su De Vrij per l’estate

Gli obiettivi da perseguire applicati all’Inter sono ben delineati. E, in realtà, basterebbe usare il singolare. Con l’uscita dalla Coppa Italia, resta l’approdo alla Champions Leaguedella prossima stagione. Secondo La Gazzetta dello Sport la squadra di Luciano Spalletti avrebbe bisogno di una vitamina per restare agganciata con più serenità al treno giusto. Ecco perché il mercato di gennaio, pur tra le limitazioni del fair play finanziario, dovrà regalare qualcosa. Soprattutto in zona trequartista. Javier Pastore del Psg sarebbe il profilo adatto, più di quello di Henrikh Mkhitaryan del Manchester United. I francesi però devono accettare il prestito con obbligo di riscatto per andare incontro all’Inter, altrimenti la cessione immediata resterà un sogno. C’è poi Deulofeu e per lui si lavora su un prestito anche biennale con il Barcellona. Ramires rappresenterebbe la soluzione più «conveniente» visto che già è nella galassia Suningal Jiangsu. Ma il brasiliano non viene ritenuto cedibile dalla proprietà perché serve alla causa di Fabio Capello. E non arriveranno né il brasiliano Alex Teixeira né il colombiano Roger Martinez. Quest’ultimo verrà ceduto, ma non ai nerazzurri di Milano.

Al centro della difesa, con gli infortuni a D’Ambrosio e Miranda, si viaggia con Skriniar e Ranocchia. Ecco perché potrebbe essere anticipato subito l’arrivo a Milano di Bastoni, già acquistato dall’Atalanta. Mentre la trattativa per De Vrij riguarda la prossima estate. L’olandese difficilmente rinnoverà con la Lazio anche se vorrebbe uscire dal club di Lotito nel migliore dei modi. L’Inter pressa, consapevole che sull’olandese c’è il Barcellona. Per questo la tempestività del club di corso Vittorio Emanuele, che ha impostato l’affare da settimane, sarà determinante.

-Sky – Mercato Inter, Deulofeu nel mirino: si lavora sul prestito lungo

(Fonte: Matteo Brega, La Gazzetta dello Sport 2/1/18)