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Inter, mercato da vera grande con vista sul futuro. Alla faccia del ridimensionamento

Marco Astori

Il club nerazzurro è stato protagonista sul mercato, nonostante la rosa fosse già competitiva di suo: grandi applausi alla società

La sensazione più bella è partire con poche aspettative per poi essere piacevolmente sorpresi. E' un po' quello che è successo nel mercato invernale dell'Inter: pareva infatti che il club potesse non fare molto, magari puntellare l'organico con qualche prestito ma solo in caso di occasione irrinunciabile. E invece no: la dirigenza ha deciso di intervenire pesantemente, non solo rinforzando la rosa attuale ma gettando le basi per il futuro in modo da mantenere questa squadra ai vertici il più a lungo possibile. Confermando quindi le ambizioni di una proprietà che, nonostante le difficoltà, non arretra di un centimetro, e di una dirigenza capace, lungimirante e seria. Chapeau.

Mercato da grande

Perché, per chi non se ne fosse accorto, l'Inter ha acquistato in gennaio uno degli esterni più forti, se non il più forte, in Serie A: Robin Gosens, un esterno a tutta fascia che è riuscito addirittura ad andare in doppia cifra in gol e assist e nazionale tedesco. Forse l'infortunio che lo tiene lontano dal campo da mesi ha frenato, ingiustamente, l'entusiasmo, ma il colpo è straordinario: perché prendere un calciatore del genere a cifre così vantaggiose e anticipando tutta la possibile concorrenza estiva è una mossa da grande società. Ma non che ci fossero dubbi.

E questo acquisto pone l'Inter in una situazione di vantaggio anche in un'altra questione: il rinnovo di Ivan Perisic. Se qualche settimana fa, infatti, il croato, grazie alle prestazioni, aveva posto il club in una situazione non facilissima, ora è tutto capovolto. L'esterno top del futuro è già in rosa e la palla passa ad Ivan: in caso di offerta giusta e irraggiungibile puoi andare. "Ma noi siamo qui, con il contratto alle nostre condizioni e un progetto ancora vincente", più o meno il concetto che la società gli presenterà a febbraio. E un addio del giocatore è tutt'altro che scontato.

L'acquisto di Caicedo, invece, è ovviamente più focalizzato sul presente: l'ex Genoa viene infatti a tappare una falla rappresentata dall'infortunio di Correa. Ma avere in organico un uomo dagli ultimi minuti come l'ecuadoriano, che l'allenatore conosce peraltro benissimo, fa sempre bene: maggiori possibilità nelle scelte e nel poter ruotare i giocatori fondamentali in vista degli impegni importantissimi di questo mese.

Ma il mercato dell'Inter non si ferma agli acquisti ufficializzati a gennaio: perché il club nerazzurro ha lavorato tanto e bene soprattutto sulla squadra che verrà. Bremer in difesa, Frattesi in mezzo e Scamacca davanti: Marotta e Ausilio vogliono chiudere il prima possibile queste piste per anticipare tutti e costruire una colonna vertebrale futuribile per la loro Inter. Senza poi dimenticare un certo Paulo Dybala a parametro zero, che non abbandona i pensieri dell'ad nerazzurro. Perché una grande società fa così: studia, pianifica, agisce e poi torna a programmare. Alla faccia di un ridimensionamento annunciato da tutti in estate: l'Inter è forte e sarà forte perché non si accontenta.