Il nerazzurro è considerato uno dei migliori esterni sinistri in Europa e questa è la sua miglior stagione
Vanta statistiche tra le migliori in Europa ed è considerato uno dei migliori esterni sinistri al mondo. Federico Dimarco anche in questa stagione sta confermando di essere indispensabile per quest'Inter. A settembre Massimo Moratti, a proposito di Dimarco, aveva dichiarato che "ormai si è imposto come uno dei migliori esterni che ci siano. E' completo". E i numeri sono tutti a favore di 'Dimash' come lo chiamano compagni e tifosi. "A Monza è arrivato a 3 reti e 5 assist dopo 20 giornate, con 8 partecipazioni ai gol come mai gli era capitato in un campionato intero", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Che Federico sia uno dei migliori esterni al mondo è evidente e facilmente condivisibile da chiunque, ma è curioso come i "numeroni" stiano arrivando proprio nella stagione in cui l'allenatore lo sta facendo ruotare di più. L'utilizzo leggermente più parsimonioso, però, sembra proprio aver scaturito un effetto galvanizzante per l'ex Parma e Verona che pare logorarsi di meno e avere quindi più gambe e lucidità quando è in campo: ne beneficia lui, ma anche la squadra. La crescita personale è frutto del lavoro costante di Dimarco".
"Giusto un tuffo nelle prestazioni dell'esterno dell'Inter nelle prime 20 giornate di campionato: si nuota tra i 54 tocchi a partita, i quasi 28 passaggi precisi con l'84,9% di precisione, i 2 cross precisi per match e le 10 grandi occasioni create in tutto. Il confronto con gli anni precedenti allo stesso punto della stagione è curioso, perché ovviamente il raffronto con il 2021-22 mostra l'incredibile ascesa dopo l'addio di Ivan Perisic, ma quello con la scorsa annata offre dati da interpretare. Dimarco quest'anno ha giocato tre gare in meno di cui una dalla panchina e per di più le frequenti sostituzioni hanno abbassato di 3 minuti l'impiego medio".
"Appare comprensibile, quindi, una leggera contrazione dei dati. I tiri per partita sono rimasti quasi uguali, ma sono diminuiti i cross e i palloni recuperati. La voce che ha sofferto di più è quella dei passaggi lunghi (da 2,75 a 1,47 per match), ma l'impressione generale è che siano decollati tutti i dati strettamente relativi zona finale di campo. Gli assist sono passati da 1 a 5, ma anche la contrazione dei minuti non ha intaccato i passaggi chiave (da 1,90 a 2,12). Impressiona il dato delle grandi occasioni create: 10, in continua crescita nonostante - ancora una volta - la riduzione dei minuti. Meno quantità, più qualità".