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Titoloni, e poi aveva (ancora) ragione Inzaghi. Ora l’Inter è abbastanza europea?
Si diceva che non c'è due senza tre: possiamo serenamente aggiungere che non c'è tre senza quattro e nemmeno quattro senza cinque. Cinque, come i derby vinti dall'Inter di Simone Inzaghi nel 2023 contro il Milan di Stefano Pioli. Cinque, come i gol segnati da una squadra straripante, matura, consapevole e che ha gli occhi e la mente fissi su un solo obiettivo. Magari sarà sì più debole a nomi rispetto all'anno scorso, ma il calcio non è figurine e lo spirito sembra totalmente diverso: e se le prime tre giornate potevano magari illudere, la quarta è una sentenza senza appello.
Si è passati la settimana a fare titoloni sulla panchina di Frattesi, addirittura asserendo che fosse un errore da parte di Inzaghi tenerlo in panchina, chiedendosi come fosse possibile. Eccola la risposta. Esattamente come a maggio, con Brozovic in panchina in Champions League: perché il titolare è Mkhitaryan. E che titolare, aggiungiamo noi. L'armeno segna ancora, mette un assist, non dà mai nell'occhio ma c'è sempre ed è una certezza a tutti i livelli. E forse cominciamo a sospettare che la carta d'identità menta: un 34enne non può correre ininterrottamente 90 minuti così e mostrare una lucidità del genere. E ancora una volta aveva ragione Simone Inzaghi: basta dubitare di lui. Anche perché Frattesi come arma a partita in corso non è che sia così male. E sappiamo tutti che lo spazio lo troverà, e anche tanto.
E forse anche basta a dubitare del fatto che l'Inter non sia abbastanza europea. Anche perché la squadra cosiddetta europea era dall'altra parte e non è che abbia fatto una bellissima figura... E se non volete chiamare l'Inter europea, chiamatela squadra: quest'anno, a differenza dello scorso, non si scolla, attacca e difende insieme, non bisticcia in campo. Sa quando abbassarsi e difendersi, sa tenere il pallone in avanti e palleggiare: e soprattutto è micidiale in verticale, non la prendi mai. Concludiamo parlando anche di un singolo, anche se stavolta è davvero difficile: ma Marcus Thuram è davvero spettacolare a vedersi, qualità incredibile. Che sia una sliding doors decisiva?
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