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Getty Images
L'Inter ha fatto un sol boccone del Milan nell'ultimo derby disputato con in palio le semifinali di Coppa Italia. Le statistiche al triplice fischio, che già vi abbiamo riportato, non lasciano alcun dubbio sui meriti della squadra di Antonio Conte. Troppo stretto, anzi, il 2-1 finale, che sottolinea ancora una volta lo scarso cinismo dei nerazzurri. Il passivo, considerando soltanto i 28 tiri in porta, sarebbe potuto essere molto più pesante per i cugini. L'ambiente rossonero, però, si è compattato dietro un alibi che finora ha ritenuto di ferro. Tutto, a detta di Pioli, dei calciatori e anche di buona parte degli opinionisti schierati, sarebbe cambiato con l'espulsione di Zlatan Ibrahimovic al minuto 58.
E' doveroso ricordare che al momento del secondo giallo estratto dall'arbitro Valeri, poi sostituito da Chiffi per un infortunio, il risultato era di 1-0 per il Milan. Proprio grazie alla rete siglata dallo svedese. Un vantaggio, secondo i milanisti, legittimato da quanto emerso fino a quel momento in campo e vanificato da un episodio che ha poi cambiato gli equilibri dell'incontro e spostato l'inerzia in favore dell'Inter. Tale tesi, però, non ci ha convinto dal primo momento. Pensavamo di aver assistito ad una partita completamente diversa da quella descritta dagli avversari. A dissipare ogni dubbio ci pensano come sempre i dati, che abbiamo raccolto fino al momento dell’espulsione.
Ebbene, ecco come stanno le cose. I numeri fotografano la supremazia dell'Inter già in parità numerica. Fino a quel momento, i nerazzurri avevano tenuto la palla ben più tempo dei rossoneri, arrivando a calciare in porta 12 volte, contro le 4 della squadra di Pioli. Impietoso il dato dei corner, così come quello degli interventi dei due portieri. Detto che anche in inferiorità numerica molte squadre sono in grado di esprimersi su buoni livelli, ciò non toglie onori al Milan per l'ottima stagione condotta finora. Piuttosto sgombera il campo da stucchevoli alibi sulla prova di Coppa Italia che avrebbero influito anche sui meriti di un'Inter diverse volte bacchettata (giustamente) nell'ultimo anno. Stavolta ha fatto bene Conte a gonfiare il petto e i dati gli danno ragione. La sentenza è arrivata: i nerazzurri hanno dominato per 90'.
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