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Ci siamo. E' il giorno di Inter-Milan. I nerazzurri sperano di rifarsi ad un anno esatto di distanza dalla sconfitta che è poi costata uno scudetto, Inzaghi brama la prima vittoria in campionato contro la squadra di Pioli. Per questo, sono ore di profonde riflessioni. Spiega la Gazzetta dello Sport: "Sette, magari è la volta giusta. Perché Simone Inzaghi non ha ancora vinto un derby di campionato contro il Milan. E oggi è San Giroud, giorno sul calendario che all’Inter fa venire l’orticaria. Di cinque febbraio in cinque febbraio. Quel Milan mise il primo mattone scudetto, questa Inter può mandare il Diavolo all’inferno per davvero. Il tecnico ha “coperto” i suoi, nell’allenamento di ieri pomeriggio. Si è preso un’ultima notte di riflessione, neppure ai giocatori ha lasciato troppi indizi sulla squadra che vuole mettere in campo".
Sono due alla fine i nodi da sciogliere in vista di stasera. Il primo riguarda il partner di Lautaro Martinez in attacco: "C’è un favorito netto ed è Dzeko. Lukaku ha provato a insidiare il bosniaco già dalle ore successive al match con l’Atalanta. Ma Edin ha mantenuto il vantaggio, perché a Riad è stato tra i migliori e si è guadagnato uno status che va persino oltre le prestazioni in campo. Al Milan ha segnato sia in Supercoppa sia all’andata, provando ad avviare una rimonta che poi non si è concretizzata. E a spingerlo verso una maglia da titolare, c’è anche un’altra considerazione. Nell’allenamento di ieri pomeriggio si è infortunato Correa: risentimento muscolare al flessore della coscia destra. Vuol dire che, al netto del giovane Carboni, Inzaghi ha solo tre attaccanti puri a disposizione. Se Lukaku partisse dall’inizio, considerando il fatto che il belga non avrebbe nelle gambe tutti i 90 minuti da spendere, vorrebbe dire saper già di dover spendere un cambio in attacco".
L'altro dubbio riguarda la catena di destra. Spiega La Gazzetta dello Sport: "Il probabile cambio di modulo rossonero non spingerà Inzaghi a modificare il suo atteggiamento. Ecco perché, nell’altro dubbio che Inzaghi si porta dietro, è giusto considerare Darmian decisamente favorito su Dumfries sulla fascia destra. La terza via, quella di una panchina a sorpresa per Skriniar, è stata esclusa a priori proprio dal tecnico
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