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E’ soprattutto da partite come quelle di ieri sera che passa una stagione esaltante come quella che sta vivendo l’Inter di Antonio Conte. Vetta della classifica riconquistata al secondo derby stagionale vinto. Forma diversa, ma stessa sostanza dell’andata al Meazza. Brutto anatroccolo nel primo tempo, cigno famelico nella ripresa. Vorace, rabbiosa, spietata. L’Inter di oggi è tutte queste cose messe insieme. Ed era da tanto – troppo tempo – che non andava così. Giro gratis sulle montagne russe del Meazza. Agganciata la Juventus, costretta a condividere con i nerazzurri il salotto che permette di guardare tutti dall’alto. Di tessuto pregiato, eppure scomodo da condividere. Ma per il momento va più che bene.
QUARTO ACQUISTO – Tre punti arrivati anche grazie all’impatto più che positivo dei calciatori acquistati a gennaio. Molto bene Young, che ha rapidamente e giustamente scalzato Biraghi, così come Moses, alternativa importante sulla fascia destra. Senza contare gli sprazzi di Eriksen che iniziano a folgorare il popolo di San Siro. Ma Conte gongola anche perché può tornare a contare su Matias Vecino, giocatore unico per caratteristiche nella rosa nerazzurra. Mugugni e problemi fisici ormai alle spalle per l’uruguaiano, rigenerato dopo un periodo particolare e un addio forse davvero vicino. Saranno preziose da qui alla fine la sua grinta e la capacità di attaccare gli spazi sulla quale in pochi possono contare.
MINISTRO DELLA DIFESA – Bisogna riavvolgere il nastro fino al 2016 per beccare l’ultimo derby di campionato vinto dal Milan. Da allora solo gioie per i nerazzurri, anche grazie ad un fenomenale Stefan De Vrij nelle ultime stagioni. Non solo per chiusure da antologia, ma per i sigilli sul tabellino marcatori che rendono ancora più maiuscole le sue prestazioni. Giganteggia l’olandese. Miglior difensore del campionato? Pensiamo proprio di sì.
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