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Inter-Milan, questione stadio: Suning vuole restare a San Siro, pronti 100 mln. Per ora…

Marco Macca

Ecco, secondo Repubblica, le varie ipotesi sul futuro del Meazza

Una casa straordinaria, da custodire, da trattare con rispetto e riguardo, per la storia e per il futuro. Fra varie ipotesi e un domani tutto da scrivere. Si parla ormai da tempo di quelle che potrebbero essere le decisioni di Inter e Milan sulla permanenza o meno nello stadio di San Siro. Se fino a qualche tempo fa le due società sembravano pronte a condividere il Meazza anche in futuro, con le parole di Fassone ai piccoli azionisti rossoneri lo scenario sembra cambiato. Tanti i dubbi che rimangono, fra possibilità più o meno concrete e avanzate. Quel che è certo è che Suning, la proprietà dell'Inter, vuole rimanere a San Siro, per farne davvero la casa nerazzurra negli anni a venire. E, secondo il sito di Repubblica, avrebbe anche pronto un progetto da più di 100 milioni di euro:

"I tavoli tecnici tra i due club e il Comune proseguono, ma faticano a fare lo scatto decisivo. L'Inter, prima con Thohir e adesso con Suning, ha delineato interventi più massicci e vorrebbe partire. Si parla di un piano da oltre 100 milioni. Però, come fanno notare nei corridoi di Palazzo Marino a proposito di questo dossier, finora non è stato presentato un vero e proprio progetto che potrebbe determinare un ipotetico inizio dei lavori a breve termine. Di sicuro Suning non ha dubbi: vuole restare al Meazza. E per ora limita la sua voglia di realizzare qualcosa di nuovo all'idea di un centro sportivo nerazzurro a Milano: una Pinetina in città che potrebbe sorgere in zona Piazza d'Armi. Tra le possibili soluzioni allo stallo di San Siro c'è un incremento della cifra detraibile a scomputo del canone di locazione da dedicare a interventi di ammodernamento. Così, anno dopo anno, potrebbe essere possibile realizzare nuovi lavori. Si tratterebbe comunque si una situazione di ripiego. Ma non è facile al momento fare di più perché i due inquilini, a livello di rispettive proprietà, non si parlano. E allora è complicato immaginare una ristrutturazione radicale della casa comune".

Lo stallo intorno a San Siro rimane anche perché non sono ancora chiare le reali intenzioni del Milan. Aggiunge Repubblica:

"In questo momento il club rossonero non può spingere davvero sull'acceleratore in direzione di uno stadio di proprietà. Impossibile stanziare le somme necessarie considerato il maxi debito contratto con Elliott e in fase di negoziazione con nuovi soggetti finanziari. Non a caso il sindaco Sala nei giorni scorsi ha esplicitamente citato due aree cittadine da sottoporre all'attenzione del Milan: Porto di Mare o Rogoredo. A molti è sembrato che il primo cittadino volesse far uscire allo scoperto il Milan per verificare la concretezza della pista nuovo stadio. La sensazione è che nella congiuntura proprietaria attuale ai vertici rossoneri faccia comodo tenere viva la pista di un nuovo stadio per attrarre eventuali nuovi investitori interessati a rilevare il club. Meglio non far svanire questa possibile leva finanziaria".

(Fonte: repubblica.it)